Sopralluoghi intensi

Categoria: Etero
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La solita routine serale, mentre gli altri finiscono di preparare cena e apparecchiare la tavola, io finisco di lavorare al pc, tra un email e un richiamo al figlio per staccarsi dalla play.
Niente di nuovo all’orizzonte fino all’ultima mail che preannuncia un grande lavoro a Genova, per una durata di una settimana e oltre; non male per staccare la spina dalla solita quotidianità.
Con le prime telefonate organizzative il lavoro si rivela però più difficile del previsto e decido di organizzare un sopralluogo insieme al project manager di turno, presumendo sia il solito mouse-dipendente senza alcuna conoscenza del prodotto che vende. Chiamo il numero del PM e mi risponde un’allegra voce femminile, con spiccato accento calabrese, e scopro che le è stata appioppata questa rogna visto che è l’ultima arrivata.
La conversazione fila liscia, mi sorprende la sua enfasi e voglia di conoscere tutti i dettagli, un po’ mi ricredo. L’indomani ci troviamo al punto stabilito all’uscita di un casello per proseguire insieme. Esco dal casello e noto subito una donna appoggiata ad un grosso suv che di sbraccia e saluta con la mano: non è la classica venditrice in minigonna di ordinanza per distrarre il cliente, ma una donna sui 35/40, ben vestita con un pantalone di seta chiara appena largo, giacchetta blu senza maniche sopra una semplice maglietta bianca un po’ attillata, ma senza esagerare, scarpe eleganti simil-ginnastica con suola rialzata per simulare un tacco e slanciare una figura che sarebbe apprezzabile anche senza. Nel complesso una bella donna, ma resto disorientato dal sorriso con cui mi saluta e si presenta : “Ciao, piacere Elena, la tua rottura di scatole commerciale!!”.

” Piacere, Stefano, il tuo incubo tecnico” rispondo per entrare nel suo mood, due risate e partiamo.

Chiacchiere di lavoro, piacevoli, si parla bene con lei, confesso che anche il mio sguardo ogni tanto si posa su quella giacchetta che delinea un décolleté interessante e sulle sue gambe accavallate, ma ciò che mi turba piacevolmente è il suo allegro e coinvolgente savoir-faire. Arriviamo finalmente a destinazione e svolgiamo questo noiosissimo sopralluogo, noto però che anche i responsabili dell’azienda cliente apprezzano visivamente la mia collega, sembro quasi di peso se non fosse per lei che mi coinvolge in ogni discorso.
Faccio in modo di finire anzitempo il sopralluogo e scappiamo da quel cantiere maleodorante.

“Ora ti porto a mangiare pesce sul mare e ci dimentichiamo di quel posto”


“Perfetto collega, voglio rilassarmi un po’, spegniamo i cellulari e via!” mi risponde con un sorriso incredibile e voce calma

La mia mente corre veloce, e immagina di accarezzare quelle labbra.
Scelgo un ristorante/albergo proprio sul mare, e scelgo un tavolo il più Isolato possibile e con vista sullo scoglio. Il caldo si fa sentire e si toglie la giacchetta, restando con la maglia attillata su cui per un attimo mi si blocca lo sguardo. Se ne accorge ma facciamo finta di niente, nonostante io stia sprofondando nell’imbarazzo. Chiacchieriamo di tutto, il vino bianco frizzante scorre veloce nei calici, in men che non si dica finiamo la bottiglia, il limoncello abbondante offerto dal ristoratore con il dolce dà il colpo di grazia, le battute si fanno leggermente più dirette…
Ci rendiamo conto che non possiamo guidare in queste condizioni, allora affittiamo due sdraio e un ombrellone per riposarci nella micro spiaggetta privata del ristorante (deserta anche perché costosa),anche se non abbiamo i vestiti adatti, ma il vino aiuta ed è lei a proporre di togliersi pantaloni e scarpe in leggerezza.


“Tanto abbiamo magliette lunghe che coprono no?? Ahahahah! Dai, togliti sta maglia!”


È contagiosa e attraente, e comincia a sfilarsi i pantaloni, mostrando due gambe abbastanza toniche ma morbidamente attraenti, e gli occhi se le mangiano.
Sto per togliere i pantaloni ma sarebbe imbarazzante, l’erezione è già abbastanza evidente, non voglio fare figuracce…
Ma ancora una volta è lei che insiste e mi sprona.

“Dai togli i jeans, che aspetti?? Guarda che te li tolgo io eh” scherza avvicinandosi
(secondo me aveva già capito il perché…).
Li sfilo rimanendo in boxer, con il cazzo in tiro che quasi fuoriesce, fissato dai suoi occhi mentre mi prende in giro.
“Abbiamo visto qualcosa di eccitante eh collega??”.

Alla fine mi tocca toglierli, cerco di coprirmi invano, lei mi stuzzica e sposta l’ombrellone in maniera da coprire un po’ le nostre due sdraio da occhiate esterne, e si sdraia, con le braccia distese sopra la testa. Si nota benissimo il seno, sarà una terza abbondante, e questo peggiora la mia erezione lì sotto.
Vedo che vicino a noi c’è un banchetto con le creme solari a disposizione e le consiglio di metterle sulle gambe, per evitare insolazioni, ma inaspettatamente la sua risposta è: “Sì dai, è meglio, me la spalmi per favore? Mi tolgo anche sopra, tanto non vede nessuno a parte te…”

“E se guardo io collega??” ribatto malizioso, per vedere cosa dice.


“Guarda quanto vuoi collega…”


Inizio quindi a spalmare, dalle caviglie in su, lentamente e soffermandomi in alcuni punti, tanto che la sento sospirare e dirmi:

“Oltre alla crema il massaggio, sento…, perfetto! Dobbiamo fare altri sopralluoghi prossimamente!”


Non mi nascondo più tanto, sulle cosce spalmo per bene arrivando a toccare le mutandine bianche, salgo e massaggio tutt’attorno ai seni, le spalle e il collo. Vedo che ne approfitta dietro gli occhiali da sole per scrutare il mio sesso vicinissimo al suo viso e ancor più eccitato. In quel frangente le dico di girarsi, così mi godo la sua schiena, scendendo giù fino al suo culo, sodo al punto giusto, le dita si avventurano pericolosamente nel solco ma non dice nulla, stessa cosa quando risalgo e mi soffermo a piene mani sul culo.


“Ben fatto collega!”.

Mi riassetto sulla sdraio e si alza anche lei. In un secondo è sopra di me.

“È il mio turno ora collega!”.

Spalma con disinvoltura la crema sulle mie braccia, il petto, accenna un massaggio anche lei, al che la avverto:

“Hey collega.., mi spiace ma non riesco a nascondere più nulla”

“Non preoccuparti collega, non mi turba affatto, anzi…” e così dicendo continua a massaggiare, sfiora intenzionalmente il boxer e senza pensarci poso le mani sulle sue cosce, essendo a cavalcioni su di me, toccandole per bene…


Non so se stavo esagerando o no, la vedo sorridere e continuo. Lei si gira sempre a cavalcioni per spalmare sulle gambe, ed ho praticamente il suo culo sulla pancia, è bellissimo vedere la sua figura dalla mia visuale, ritagliarsi lo spazio nel cielo limpido e azzurro con il sottofondo delle onde del mare.
L’accarezzo dalle cosce in su, mi soffermo sulle chiappe sode davanti a me, sempre più eccitato, salgo su con le mani fino al collo e le infilo tra i capelli, mi giro per vedere se qualcuno ci può beccare, ma non c’è nessuno nell’area.
Passiamo qualche minuto così, accarezzandoci senza esagerare poi torniamo a sdraiarci uno a fianco all’altro, lasciando che le mani tocchino cosa vogliono. Il silenzio amplifica la voce dei nostri sguardi, che complici fan sì che ci alziamo e rivestiamo senza proferire parole.

“Forse ho esagerato” pensa lui. “Forse non era il caso” pensa lei. “Che emozione però” pensano insieme…


Torniamo al casello di partenza avvolti dai pensieri e sorridenti nell’animo, scende con decisione dalla macchina ed io di seguito per salutarci, quando blocca perentoria il mio abbraccio di saluto.

“Seguimi, e non chiedermi niente…”

Obbedisco senza fiatare e dopo un’oretta di guida in cui evitavo di pensare usciamo dall’autostrada e ci fermiamo pochi kilometri dopo, tra anonimi palazzi di povero design e classiche fabbrichette tipiche della periferia milanese.
Pochi metri a piedi e apre il cancelletto di una villetta a schiera, quasi correndo dentro casa, nel saloncino che risulta come lei, allegro, deciso e luminoso.
Luce che invece quasi scompare mentre lei chiude le persiane, a lasciare in penombra tutto quanto. Mi avvicino senza dir nulla e le sussurro un “shhhh” cingendola da dietro e passando le mani sul suo profilo che ormai conosco ma voglio toccare a fondo.
Deciso le sfilo la giacchetta e sbottono i pantaloni, con le mani alzo e faccio cadere anche la maglietta. È in intimo ma non vado oltre, voglio prima baciare il suo sorriso, la mia lingua assapora la sua per lungo tempo fino a che le tolgo gli ultimi pezzi di stoffa che indossa, proprio come fa lei con i miei.
Si abbassa decisa e me lo bacia, slingua, sega forte facendomi tremare sulle gambe.
Non c’è spazio ora per pensare e la prendo in braccio posandola sul bordo del divanetto, le apro le gambe e con i pollici le allargo e stimolo le labbra, la lingua fa il resto sul clito, giocando e stuzzicando senza ritegno.
I suoi spasmi arrivano piano piano ma intensi come il suo incitare, la lascio godere un momento e rilassarsi, toccandole spudorato i seni e avvicino il mio sesso che da oggi voleva prenderla..
La stuzzico strusciandolo ripetutamente sulla sua riga e poi le entro dentro. Tenendo i seni comincio a pomparla facendo sentire lentamente tutta la voglia di lei, lei gradisce questa lentezza ed io la assecondo, continuando così fin quando non si alza, mi sorride e si china sul divano.

“Hey collega…dai…finiscimi così, prendimi e sbattimi forte”


Accarezzo la sua schiena mentre la penetro così, scivolando dentro i suoi umori. Mi lascio andare e tenendola per i fianchi aumento l’intensità, sempre di più, le affero i seni che ballano sotto i colpi del piacere. Isuoi gemiti mi stimolano e accelero un’ultima volta fino al suo grido di godimento, che mi appaga e fa schizzare di profondo piacere anche me.
Infiniti istanti di benessere che ci svuotano delle tensioni e ci abbandoniamo sul divano, dove il respiro riprende il controllo. Il suo viso sorride mentre mi passa le mani tra i capelli e le mie dita ripercorrono come una foglia appena staccata il suo meraviglioso profilo, ornandolo con pelle d’oca.


“Hey collega, doccia??…”

Scritto da:

48enne torinese, appassionato di arti marziali tradizionali e di erotismo elegante e non urlato, passionale, a cui piace l'eros della passione, degli sguardi e della lentezza...

4 commenti

  1. Pasquall
    27/07/2024
    17:29

    non male..

    1. Stevix
      28/07/2024
      16:02

      Grazie mille! Forse proseguirà…
      Stefano

  2. PaoloSC
    28/07/2024
    12:07

    …ma che bello!!!

    1. Stevix
      28/07/2024
      16:03

      Grazie molte, forse proseguirà…
      Stefano stevix

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