Ricordi Americani: Alabama

Amanda era una avvenente donna di 58 anni, con alle spalle molti anni passati nel Fitness e facendo gare per mettersi in competizione. Aveva due figli, Oscar e Louis , di 23 e 25 anni; era sposata e viveva in Alabama con la sua famiglia, e biologica e quella di suo marito. La vita scorreva molto bene fra il suo lavoro di Personal Trainer qualificata, la famiglia, lo sport con i figli, uno più e uno meno atletico, la vita con suo marito e la loro casa alla periferia cittadina, in una zona molto tranquilla e benestante. Fisicamente Amanda era molto bella per la sua età: capelli mossi e lunghi, bionda, una 5° di seno ancora ben su causa il suo allenamento, bei glutei, belle gambe; insomma una donna tonica e appariscente anche nel modo di truccarsi.

Come mamma è sempre stata una donna presente e amorevole con i suoi figli, ma con Louis, il maggiore, condivideva anche lo sport che con Oscar non condivideva più di tanto poiché il secondogenito non gradiva molto stancarsi. Così spesso Amanda andava con Louis a correre per i boschi che costeggiavano il largo fiume a poche miglia da casa loro. Il lockdown negli USA aveva messo a dura prova il ragazzo che, avendo prima la ragazza, ora, post quarantena era rimasto solo. Amanda aveva notato in questi mesi come suo figlio allungava i suoi sguardi e i suoi abbracci erano molto affettuoso e, alcune volte, aveva notato in uno di questi, l’erezione del figlio ma per non farlo sentire a disagio non gli aveva detto niente.

Era una domenica, attorno alle 7:30 del mattino quando mamma e figlio stavano facendo il loro allenamento. Il sudore della corsa faceva si che i seni di Amanda fossero sicuramente meno nascosti anche se la canotta che aveva era di un grigio scuro. Louis però nel tragitto si fermò tre volte per riprendere fiato e la cosa parve strana a sua madre giacché non accadeva mai. Così, alla quarta volta che il ragazzo in riva al fiume ebbe a fermarsi, Amanda comprese. Louis per quelle miglia non aveva fatto altro che porgere lo sguardo non al cronometro ma bensì al petto dondolante di sua madre. Per un ragazzo di 25 anni, in quel momento senza una fidanzata, era dura poiché sua mamma non era una 58 enne avvizzita ma ben in forma e molto avvenente. Amanda comprese il disagio di suo figlio nel mentre lo stesso le stava dicendo tutto. Erano fermi su di un tronco fra il bosco e la riva del fiume e Louis confessava a sua madre di quanto fosse difficoltoso per lui avere una donna come lei in casa, ora che era rimasto solo. Anche mentre era intento a confessarsi a sua madre, il ragazzo faceva cadere, per poi subito togliere, lo sguardo verso il seno materno. Amanda, sempre comprensiva nei confronti dei figli, si guardò a torno più volte per poi iniziare un discorso con suo figlio. Louis mai si sarebbe aspettato che sua mamma divenisse accondiscendente a quei suoi impulsi sessuali. Conscia di ciò che un ragazzo, seppur suo figlio, volesse a quell’età, con non poco coraggio e con non poco imbarazzo – seppur non dato a vedere – l’amorevole mamma dell’Alabama si mise in ginocchio innanzi a suo figlio che la osservava fremente e quasi incredulo. Amanda fece uscire dai boxer umidi di sudore di suo figlio Louis il suo pene e, dopo una prima fase nella quale rimase stupita della larghezza del membro di suo figlio, abbassò la testa iniziando a fargli un bocchino molto lento e ben fatto. Le mani di Amanda si tenevano ai fianchi di suo figlio facendo scorrere la testa senza l’ausilio delle stesse. Louis gemeva ed esprimeva frasi di goduria senza però mancare di rispetto a sua madre che, in quel momento, gli stava facendo un pompino.

Il ragazzo sudava molto ; era a bocca aperta per l’esperienza di sua madre che nemmeno si aspettava. Solitamente prima di quella quarantena non aveva mai pensato a sua mamma in quel modo ed ora era visibilmente incredulo che la stessa potesse essere così brava nel succhiare un pene; il suo. Una volta che il membro di suo figlio era divenuto più duro del marmo, Amanda continuò un altro poco di bocca per poi farlo uscire e, innanzi a sua figlio, sorridendogli e carezzandogli il viso, si alzò in piedi spogliandosi completamente nuda per poi sedersi a cavalcioni su Louis, impalandosi piano. Entrambi gemerono una volta che il membro del ragazzo fosse completamente dentro sua madre e lei totalmente seduta su Louis. Rimasero avvinghiati in un abbraccio per un po’, poi il ragazzo carezzò la schiena di sua madre e lei, guardandolo negli occhi inizio a cavalcarlo muovendo dapprima piano il bacino, poi complice anche il figlio in meno di due minuti i loro corpi sudati sembravano come avvolti in una danza tribale. Incredula di quanto piacere le stesse dando quell’imbarazzante amplesso , Amanda cavalcava suo figlio quasi steso sul tronco, poggiato ad un altro tronco d’albero e lei sopra al ragazzo. Il bacino andava avanti e dietro molto veloce, come se un domani non vi fosse e le mani di Louis reggevano forte i forti glutei materni dando anch’egli il ritmo giusto e colpi assestati fin quando Amanda non si accorse che suo figlio stava quasi per eiaculare così, scansandosi si abbassò nuovamente facendo venire suo figlio fra i  seni dopo che ebbe messo il membro nel mezzo per pochi secondi di spagnola.

Puliti dopo attimi interminabili di silenzio, lavati al fiume in un susseguirsi di abbracci e di baci non proprio casti, dove le lingue ruotavano in continuazione; madre e figlio fecero ritorno verso casa ma non correndo: tranquilli, camminando e parlando.

Nella raccolta:

Una serie di racconti di genere incesto. Ricordi e fantasia dei lunghi viaggi del nostro autore, InchiostroEMente.

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