Condividendo l’esperienza di lei – Ep.2

La mattina successiva – era Domenica – Gisella e Matteo si misero davanti al computer con un leggero imbarazzo ma decisi a contattare Alpha Master. Inviarono una mail all’autore presentandosi e facendo innanzitutto i complimenti per il racconto e confessando che era stato la causa di numerosi orgasmi (per rompere il ghiacchio e trasformare la mail in qualcosa più di una delle tante di apprezzamento che di certo riceveva). Dopo un po’ di discussioni su come affrontare l’argomento decisero di chiedere come avrebbe funzionato se loro fossero stati interessati ad essere la coppia che l’autore dichiarava di cercare nella firma a fine racconto.

L’autore rispose abbastanza velocemente ringraziando per i complimenti ed aggiungendo che per lui qualsiasi forma di rapporto D/s doveva cominciare facendo molte domande alla coppia per capire sia quali erano i loro limiti morali e mentali sia per capire quanta libertà di azione avrebbero avuto. Alpha Master finiva dicendo che avrebbero poi dovuto mettere ben in chiaro le regole per tutti, compreso il ruolo di lui – che come diceva avrebbe preferito cuck, ma non escludeva la possibilità di avere una coppia con due sub. Per finire precisava che avrebbero dovuto mandargli la foto che descriveva anche nei racconti. Loro due in intimo con in mano un cartellino con scritto “Alpha Master” per poter rassicurare l’autore che stava parlando con persone reali, del sesso e dell’età giuste. Ricordava infine che nella foto le teste potevano rimanere fuori dall’inquadratura, per rendere il tutto non riconoscibile.

L’avventura intrigava entrambi i coniugi ma la foto li spaventava un po’. Risposero che volevano leggere le domande per decidere, ma la risposta di AM – così si firmava – fu che prima dovevano chiarire il ruolo di Matteo. Era un passo senza il quale non avrebbero potuto andare avanti. E ribadiva che dopo le domande la foto era indispensabile. Chiariva molto bene che ci doveva essere il “marchio” – era il modo in cui aveva definito il cartello – per evitare foto prese da internet, e specificava che non era soltanto per avere la certezza del sesso di chi gli aveva scritto (evitare i maschi che si fingevano donne) ma anche per assicurare ad AM che non stesse chattando con qualche ragazzino o ragazzina che si fingeva adulto. Ribadiva che MAI in nessun caso nei suoi giochi dovevano essere coinvolti minorenni.

Gisella guardò il marito e gli chiese “Sei certo di volerlo fare? Se non vuoi che io mi trovi a fare le cose da troia per lui come abbiamo letto è il momento di fermarci”. Lui la guardò con occhi pieni di eccitazione e di amore. “Gisella, se anche a te piace andiamo avanti. Io ho questa fantasia di vederti mentre mi tradisci da sempre, e ci ha eccitato da morire in queste due ultime sere”.

Lei mise le mani sulla tastiera. “Allora gli scrivo che tu sarai cuckold?” ricevendo in cambio un si con la testa, perché Matteo aveva la gola chiusa dall’emozione. “Facciamo anche la foto? Se andiamo avanti io dovrò farne molte, e non in intimo. Non abbiamo mai mandato a qualcuno le foto del mio corpo nudo”. E di nuovo, dopo una breve pausa, Matteò annuì.

Lasciarono la bozza della mail in sospeso e si misero a cercare come fare la foto. Non volevano essere riconoscibili, quindi si misero davanti ad una parete bianca (spostarono un mobiletto per avere spazio abbastanza) e si misero come richiesto in intimo. Gisella si mise il completo sexy della sera precedente, molto trasparente. Dovette vincere la vergogna, ma l’idea che le velature di reggiseno e mutandine mostrassero a questo sconosciuto parti che di solito erano riservate al marito la eccitava in modo osceno. Lui in slip neri, ed anche lui sotto la stoffa mostrava la sua erezione, stavolta causata dal fatto di sapere che stava esibendo Gisella ad uno sconosciuto e che dal reggiseno si vedessero discretamente i capezzoli e dagli slip i peli pubici di sua moglie. E la cosa lo faceva impazzire di desiderio. Fecero la foto tenendo in mano un foglio A4 della stampante, con scritto con un grosso pennarello nero il nome dell’autore. Ogniuno dei due ne teneva un lato, per mostrare che in questa cosa erano concordi.

Tornaro al PC, misero in allegato la foto e inviarono tutto. Eccitati come si trovavano finirono per trovarsi con lui con una mano nelle mutandine di lei ed il medio affondato nel suo corpo con gli umori che colavano. La risposta arrivò proprio mentre arrivava anche Gisella. Fu lei ad aprire la mail, perché lui aveva la mano piena dei suoi succhi. Mentre lei teneva le mani sulla tastiera lui le fece leccare e succhiare il dito, cosa che non aveva mai fatto, e che però nella grande eccitazione Gisella fece senza neanche pensarci.

Li accettava come schiavi in prova, seguiva un lungo elenco di domande a cui rispondere ed alcune regole che tutti e tre avrebbero dovuto rispettare (sì, il Padrone si auto dava delle importanti regole, che tranquillizzarono entrambi i coniugi). Per finire, il Master chiedeva a Matteo se era disposto – salutuariamente e secondo l’umore di AM – a entrare brevemente nel ruolo di sottomesso. Alpha diceva chiaramente che non sapeva se e quando sarebbe successo, ma che non poteva escluderlo in base all’eccitazione ed ai comportamenti della coppia.

Le domande erano numerosissime. AM indagava su quanta libertà avessero a casa i due, se c’erano altre persone o vivessero soli, quanto tempo libero, le loro abitudini sessuali, i loro tabù morali, cosa avessero osato in passato e cosa avessero voluto osare ma non avessero fatto. Tante, tante domande a cui i due risposero con sincerità.

Le regole per loro erano chiare. Una volta accettato il loro ruolo, sottomessa lei e cuck con qualche sottomissione lui, non avrebbero avuto modo di discutere gli ordini. Potevano rifiutarli, ma a rischio di interrompere definitivamente il loro rapporto con AM. Spiegava ben chiaro che avrebbero dovuto mandare foto e video nudi, espliciti e con contenuti erotici e sessuali. La cosa era una condizione “sine qua non”.

Arrivò l’ultima domanda. Matteo veramente voleva sottomettersi ad AM, accettarlo come padrone se fosse capitata la richiesta? I due accettarono tutto, vergognosi, con un senso di umiliazione di fondo ma con una eccitazione sessuale degna di venticinque anni prima, quando lei – diciannovenne – conobbe il suo futuro marito.

Una nuova mail, il loro nuovo Padrone voleva delle foto di Gisella completamente nuda, scattate da Matteo. Una frontale ed una di schiena (testa esclusa se volevano), una ravvicinata per seno, figa a gambe larghe e natiche, ed un ultima dove piegata in avanti e tenendosi le natiche allargate mostrasse l’ano. In ogni foto doveva apparire il cartellino con scritto “AM”.

Era la resa dei conti. Volevano farlo o si sarebbero di nuovo tirati indietro come in passato? Gisella davvero voleva mostrare tutto di se a questo sconosciuto? Matteo voleva davvero che sua moglie lo facesse? Erano entrambi eccitati come animali all’idea, e si guardarono in silenzio.

Fine della seconda parte.

Scrivete all’autore (alphamaster@mail.com) per commenti e scambio di idee, ma anche se siete femmine che vogliono provare la sottomissione con la totale sicurezza di un rapporto virtuale. Si anche a coppie lei/lui con lei sub e lui cuck o sottomesso.

Nella raccolta:

Le avventure di Gisella e Matteo nel mondo della sottomissione e del Cuckold

Scritto da:

Sono un maschio etero, dominante. Amo intrattenere rapporti con donne sottomesse tramite email o Telegram.

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