Discussione col marito

13°in

Categorie: Autoerotismo, Etero
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Torno a casa, ancora frastornata da tutto quello che è successo.

Quasi non riesco a credere, di avere fatto sesso con una trans.

Non ci avevo mai pensato, ma mi è piaciuto moltissimo. Avrei preferito che non ci fosse il padrone. Penso che Antonia mi avrebbe penetrato con meno rabbia senza di lui.

Peccato, che non abbia il suo numero di telefono o un suo account social.

Torno a casa, mio marito è sul divano a vedere la tv e la casa è tutta arruffata.

Gli dico arrabbiata: “Potevi mettere almeno a posto le cose?”

Lui: “Sì certo, debbo fare il casalingo, mentre tu fai la troia.”

Io: “Avevi detto che eri d’accordo.”

Lui: “Ho cambiato idea. Non voglio più essere un cuckold. Si tratta di corna anche se non si chiamano così.”

Io: “Io voglio la separazione, non riesco ad andare avanti così.”

Lui: “Vuoi la separazione per via del sesso?”

Io: “Sì, se non lo sai il sesso in un matrimonio è considerato dalla giurisprudenza come assistenza morale.”

Lui: “Sì certo assistenza del cazzo.”

Io: “Non capisci nulla. Io ti sento lontano, non solo perché non fai sesso con me, ma perché non parli con me, non desideri stare con me. Mi sembra che ti serva solo come sguattera.”

Lui: “Allora, sei una sguattera mediocre, visto che la casa non è tenuta come quella di mia madre.”

Io: “Tua madre è malata, anche se nessuno gliel’ha mai detto. E’ possibile che non si possa usare il lavandino nel bagno, ma bisogna usare quello nel ripostiglio? “

Lui: “Non ti devi permettere di dire che mia madre è malata.”

Io: “E’ così e oltre a questo ha un’autostima esagerata. Non ha cultura e non sa nulla. Mia madre era differente da lei, molto differente, pace all’anima sua.”

Lui: “Con questi discorsi mi fai incazzare. Esco.”

Io: “Non mi vuoi mai affrontare. Ma che cazzo mi hai sposato a fare, allora?”

Lui: “Io ti amo, tu non te ne accorgi.”

Io: “Hai un modo molto strano di dimostrare il tuo amore.”

Lui esce, io resto sola e mi metto a riordinare casa. E’ tutto arruffato, non so come mio marito sia riuscito a ridurre la casa così.

Ho un pensiero molesto in testa: “Non è che si è visto qui, con un’altra donna?”

Cerco prove nelle tasche dei pantaloni e dei giubbotti, ma non trovo nulla, tranne fazzoletti usati.

Mi dico che lui non porterebbe mai nessuna in casa nostra.

Mentre sono sicura che quello che è ho pensato non è vero, nel letto trovo due lunghissimi capelli neri, che non possono essere miei visto che sono bionda e non ho i capelli così lunghi.

Telefono a mio marito incazzata e gli dico: “Ho trovato due capelli neri sul lenzuolo.”

Lui: “Non so di cosa tu stia parlando.”

Io: “Non faccio il letto e quando torni, te li faccio vedere.”

Lui: “Non tornerò a casa e ti toccherà dormire sul divano.”

Io: “Non c’è problema, tanto ci dormo sempre sul divano.”

Io sono furibonda perché ha tradito la mia fiducia. Sì, io sono andata col padrone-bull, ma lui lo sapeva e si è anche eccitato il porco, vedendoci.

Sono arrabbiata, ma ripensando a tutto ciò che ho fatto nel weekend e specie con Veronica e Antonia, mi viene voglia, mi metto sul divano nuda a masturbarmi con due dita sul clitoride in senso antiorario e una mano a toccare il capezzolo destro.

Sono lì a gemere forte, quando torna mio marito che dice: “Che porca, non sai fare altro, che masturbarti. Hai ancora voglia, dopo un week-end di sesso e trasgressione?”

Io: “Sì ho ancora voglia e poi se ti dicessi una cosa ti verrebbe voglia anche a te.”

Lui: “Che cosa?”

Io: “Ho fatto sesso con una trans.”

Lui: “Che schifo. Sono creature immonde, né uomini, né donne. No, non mi fa eccitare per nulla. Anzi mi fai schifo e voglio separarmi da te al più presto.”

Io: “Anche io lo voglio, ormai le nostre strade sono separate da tempo.”

Lui: “E’ vero, ma te stai imboccando una via pericolosa e schifosa.”

Io: “Non ti deve più interessare cosa farò.”

Lui: “Io lo dirò al mio avvocato, così otterrò la separazione con addebito.”

Lei: “Che stronzo, non mi hai toccato per anni e la colpa sarebbe mia perché vado a cercare del sesso altrove?

Lui: “Sì è colpa tua.”

Si dovrebbe cenare, ma tutte e due non ne abbiamo voglia.

Mio marito va a letto dove ci sono ancora i due capelli che si limita a togliere e dice: “Sei una casalinga del cazzo.”

Io: “Sì, una definizione adatta per un marito che non usa il cazzo.”

Io vado sul divano, non ho voglia di vedere la tv, cerco su Spotify un podcast che mi interessa e lo ascolto con le cuffiette.

Mi rilasso e mi dico che un matrimonio del genere, è durato anche troppo.

Mi sveglio nel cuore della notte e ho una voglia pazzesca di Antonia e penso: “Non è che mi sono invaghita di lei?”

Mi dico che il giorno dopo, devo chiedere al padrone i suoi contatti, sempre che lui me li dia.

Mi addormento pensando ad Antonia e mi masturbo pensando al suo cazzo, ai suoi seni.

Mi è piaciuto da matti fare sesso con lei.

Mio marito mi sente, viene sul divano e prima che possa impedirlo mi penetra con rabbia dicendo: “Sei una troia, ha ragione il padrone. Sei una grandissima troia.”

A me sfuggono dei gemiti di piacere e lui: “Allora, ti piace essere presa con la forza, troia?”

Io gli dico: “Vattene stronzo. Ho sbagliato a gemere, ma non ne ho potuto fare a meno.”

Lui: “Sei una troia, una puttana da strada, finirai a farla la puttana, ma chi ti vorrà?

Io: “Smettila e tornatene a letto e non mi toccare mai più.”

Lui: “Non hai detto che ti è mancata questa assistenza morale? Ebbene te l’ho data e a te, anche se non lo vuoi ammettere, è piaciuto.”

Io non so che dire perché ha ragione mio marito, effettivamente essere presa con la forza, mi è piaciuto moltissimo.

Mio marito torna in camera, io cerco di riaddormentarmi, non riuscendoci.

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