Bugie, pompini e filmati

La sega della Mazzetti mi ha sconvolto. È stato difficile mantenere il controllo, si è trasformata in una predatrice affamata di voti. Non riesco a levarmi quello sguardo dalla testa, anche ora che sto svuotando le palle dentro la sua compagna Pestozzi, tutto il suo contrario. Ubbidiente, si fa fare ogni cosa. È venuta persino a casa mia in questi giorni che mi sono dato malato. Mentre sono su di lei e osservo le mammellone fare su e giù sotto i miei colpi e l’espressione ebete dietro agli occhialoni, realizzo che devo affrontare quella piccola strega. Mentre mando via la ragazza in malo modo chiamo la scuola: da domani riprenderò le lezioni. Tra tutte le zoccoline in aula la Mazzetti è la peggiore: oggi ha su un paio di leggings attillatissimi che non lasciano spazio all’immaginazione, peccato per quel felpone che indossa. Ma è solo scena, infatti mentre stuzzica quel bullo di Marino se la sfila, mostrando prima il suo bel piercing e poi per un secondo quelle tettine sode e sempre sull’attenti. Il ragazzone non capisce più nulla ma è lei a prendere l’iniziativa, mentre mi guarda negli occhi con aria di sfida, gli sussurra qualcosa nell’orecchio e inizia ad avvicinare le sue abili mani verso la patta dei jeans, come aveva fatto con me qualche giorno prima.

«Mazzetti e Petrone FUORI! Questa non è una casa chiusa! Fuori o vi sbatto dal preside!».

Lei si alza mantenendo sempre lo sguardo fisso su di me trascinandosi il malcapitato dietro, ormai totalmente in tiro. Il resto della giornata scorre a fatica. Continuo a immaginare cosa abbiano combinato quei due una volta fuori dalla classe. Gli avrà fatto un pompino in bagno? Me lo vedo che le tiene la testa ferma mentre glielo spinge in gola, oppure saranno andati oltre? Lei appoggiata alla porta e lui da dietro che la trapana inarrestabile strizzandole le tettine, o magari sculacciandole le chiappette sode e pallide. Le sarà venuto dentro incapace di controllarsi oppure le avrà schizzato in faccia? Sarà riuscita a ingoiare tutto? Quando arrivo nella nostra classe è seduta al mio posto tutta civettuola, ma anche sicura di sé.

«Professore meno male che si è ripreso, mi stavo preoccupando, prego si accomodi…».

Devo farle capire chi è che conduce il gioco. Mentre faccio una battuta su Petrone, allungo una mano verso il suo culetto ma schiva con nonchalance e si dirige verso il banco, piegandosi e dandomene pieno spettacolo. Non ho tempo per godermi lo spettacolo che torna all’attacco. Ha scoperto la storia del registro falso. Dovrei inventarmi qualche scusa ma è sempre più vicina. Siamo faccia a faccia. Mi passa un dito sulle labbra, poi inizia a scendere, mi ha di nuovo in pugno, come se stringere il mio cazzo tra le sue mani fosse la cosa più naturale del mondo. Quei due occhi fiammeggianti vogliono controllare se stavolta ho scritto i voti giusti. Come potrei mentirle, ora che finalmente me lo sta assaggiando. Chissà se con il suo compagno di classe era così piena d’iniziativa o più remissiva. Quanto vorrei poter essere io a condurre il gioco, ma la sua bocca e le sue mani sanno benissimo come farmi perdere il controllo. Dopo avermi stuzzicato la cappella parte dalla base, sfiorandomi anche il buchino dietro, per poi finalmente ingoiarlo. Mi scarico senza ritegno nella sua gola, ingoia tutto da brava scolaretta. Forse ho ristabilito l’ordine. Il tempo di riprendermi e parto all’attacco.

«Le ripetizioni finiscono qui, non ti servono altri voti!».

Ma è solo un illusione, eccola che troneggia su di me con il telefono in mano. Ha ripreso tutto: le mie occhiate in classe, il pompino che mi ha appena fatto. Mi promette persino un regalo, se farò il bravo. Sembra di essere tornato a qualche anno fa, con Ilaria. Non posso farmi rovinare la vita un’altra volta.

Nella raccolta:

Una storia, due punti di vista. Tu da che parte stai?

Scritto da:

Scrivo le mie fantasie per sfogarmi ed eccitarvi 😈.

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