[…] Corsi fuori. Li vidi in lontananza mentre entravano nella pineta subito prima della spiaggia. Corsi per seguirli. Mi avvicinai di nascosto. Non si accorsero di me. L’alcol probabilmente aiutava a ridurre la loro attenzione. Pensavano di essere soli, motivo per cui non si preoccuparono di bisbigliare. Nascosto dietro un grosso tronco, vedevo e sentivo tutto.[…]
Un’altra confessione della nostra farfallina. Questa volta in versione amante ninfomane.
«Tutto bene?» le chiesi vedendo la faccia stravolta che aveva.
Fece di sì con la testa e tirò fuori da una tasca un preservativo, voleva essere scopata.
«Mettimelo tu!».
… Vai! Pare proprio che ci stia! Ho proprio voglia di giocare un po’. Balliamo, ci strusciamo e – sì, finalmente – ho la sua lingua in bocca. E’ come un tornado e trova la mia. Ho caldo e sono eccitata! Il perizoma striminzito è fradicio e ho solo voglia del suo cazzo! …
Chi non ha mai sentito le “leggende” universitarie della avventure sessuali nei bagni della propria facoltà? Ci si è sempre chiesti se fossero vere oppure solo storielle. A volte le leggende portano con sé un fondo di verità.
Chi non ha mai avuto una cotta per una professoressa o un professore, che sia esso alle superiori o all’università? Quello che succede di solito è che si fantastichi su di esso/a, a volte però capita di essere fortunati come il nostro RAGAZZO NORMALISSIMO…