Beverly: esibizionista e milf

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Quell’estate indimenticabile ero in Sardegna, avevo a malapena vent’anni. Ero un giovane di belle speranze con tanti sogni, un fisico tonico e tanto charme. Gli amici coi quali ero venuto sull’isola pensavano solo a divertirsi tutte le notti, mentre io ero lì per rilassarmi e i nostri orari non combaciavano mai, ma proprio grazie alla mia voglia di relax ho potuto incontrare Beverly.

Ero in spiaggia di primo mattino, volevo cogliere i primi caldi raggi di sole dopo un’abbondante colazione. Erano circa le 9:30 del mattino quando una coppia, insieme al loro pargolo, si sono messi nell’ombrellone di fianco al mio.

Lui era un normale padre di famiglia, sulla quarantina, con capelli corti e un po’ di pancetta. Lei era una dea: aveva lunghe gambe lisce, un fisico scolpito dalla palestra, un seno esplosivo e un sedere scultoreo. Lunghi capelli neri adornava il suo viso leggermente paffuto, le sue labbra carnose facevano capolino da sotto il naso aquilino mentre due occhi di perla le illuminavano il volto.

Ci siamo salutati con garbo, come si farebbe tra vicini distanti. Prendevo il sole sotto il mio ombrellone, quando il bambino della coppia mi ha colpito alla testa mentre giocava con le biglie. Il dolore è stato immediatamente mitigato dalla visione della donna che subito è venuta a sincerarsi delle mie condizioni.

“Oddio, stai bene?” – la voce della donna era leggera nonostante la preoccupazione.

“Non credo, mi sa che sono finito in paradiso e ho trovato il mio angelo.” – ho risposto sottovoce alla donna ridendo.

“Oh, allora devi aver battuto molto forte la testa. Io sono solo una donna. Giulio, chiedi scusa al signore.”

Il piccolo Giulio si è avvicinato, la testa china, e mi ha chiesto scusa.

“Scuse accettate, piccolo. Sai è capitato anche a me di colpire qualcuno con le biglie quando avevo la tua età. Comunque una cosa potrebbe farmi passare ancor di più il dolore: sapere il suo nome, mio dolce angelo.”

“Che stupido, comunque piacere. Il mio nome è Beverly.” – ha detto ridendo e mascherando malamente il suo imbarazzo per quelle avance che la riportavano indietro nel tempo.

“Beverly, io sono Michael. Molto piacere.” – mi sono avvicinato per baciarle la mano quando ho visto il compagno tornare dalla sua passeggiata giusto in tempo per fermarmi.

Beverly non voleva mostrare di essere leggermente infastidita dal ritorno del marito, ma io ero riuscito a notare la sua leggera smorfia.

Quando mi sono alzato dal lettino per andare a tuffarmi in mare, ho subito sentito su di me lo sguardo di Beverly. Sentivo che guardava il mio corpo, il mio fisico tonico probabilmente la eccitava come non provava da tempo. Ho guardato dietro di me, giusto quell’attimo per farle capire che avevo notato il suo sguardo e non ho potuto non notare come il marito stesse dormendo, lasciando quella dea che era Beverly sola.

Quando sono uscito dall’acqua Beverly era ancora sola, il piccolo Giulio non si vedeva, forse portato via dal marito. Arrivato alla mia sdraio, ho visto come Beverly ora era in topless. Il suo grande seno, ancora alto, in bella vista mi eccitava. Beverly aveva notato la mia erezione, sembrava felice che qualcuno apprezzasse il suo corpo nudo.

“Michael, visto che mio marito è andato via con Giulio potresti venire a spalmarmi la crema solare sulla schiena?” – mi ha detto una volta che mi ero steso sulla sdraio.

“Ma certo Beverly.” – ho risposto trepidante all’idea di poggiare le mie mani sul suo corpo.

Beverly mi ha passato la crema e poi si è girata a pancia in giù sul lettino. Ho cosparso la crema sulla sua schiena nuda, ho mosso le mani con calma assaporando ogni secondo di contatto con la sua pelle nuda e liscia. Ero a cavalcioni sopra di lei, mi stavo eccitando mentre le mie mani vagavano sul suo splendido corpo e si avvicinavo sempre di più al suo splendido seno. La mia erezione deve aver colto di sorpresa Beverly perché mi ha fermato immediatamente, forse per la paura di sentire nuovamente delle sensazioni perse nel tempo.

“Michael, basta così. Grazie.” – ha detto con un filo di voce quasi ansimante.

“Ok, Beverly. Se dovessi aver bisogno nuovamente di qualcosa, io sono qui.”

“Grazie, Michael.”

Il resto della giornata io e Beverly abbiamo parlato, sempre quando suo marito era assente. Ho scoperto che la nudità non le dava alcun problema e che era da qualche tempo che non si sentiva più desiderata come prima. I nostri sguardi continuavano a incrociarsi in quei momenti, la curiosità per i corpi uno dell’altra era sempre presente. Occhiate rapide, fugaci e lussuriose si susseguivano tra noi. In qualche modo in lei stava tornando il desiderio sessuale, ma era sempre fermata dal fatto di essere sposata.

Nei due giorni seguenti io e Beverly abbiamo continuato a parlare, ogni giorno le spalmavo la crema sulla schiena e mi spingevo sempre un po più in là nel toccare il suo seno, ma ogni volta lei mi fermava prontamente appena in tempo. Il suo muro e la sua resistenza però stavano cominciando a cedere sotto i colpi delle mie avance e dei miei apprezzamenti alla sua persona e al suo corpo.

Il terzo giorno sono andato al mio solito sdraio, sempre più trepidante di parlare con Beverly. Ero convinto arrivasse alla solita ora, ma quel giorno ha ritardato parecchio; è arrivata dopo due ore rispetto al solito e sola. Il suo viso era arrabbiato, sembrava proprio che avesse litigato col marito quella mattina, ma appena mi ha visto il suo sguardo si è rasserenato.

“Ciao Beverly, sei in ritardo oggi. Cos’è successo?” – le ho chiesto quando è arrivata.

“Guarda Michael, lasciamo perdere. Ho litigato con mio marito che è dovuto tornare a casa per lavoro e ha deciso di portare Giulio con sé così che potesse stare un po’ coi nonni.” – ha detto rabbiosamente Beverly mentre si spogliava e rimaneva, come sempre, in topless.

“Dai, vieni qui che ti faccio passare un po’ di tensione mentre ti spalmo la crema.”

“Grazie, Michael. Sei proprio un tesoro.” – ha detto mentre si girava sul lettino.

Ho preso la crema e ho iniziato a massaggiare con calma e sapienza il corpo di Beverly, questa volta non mi ha fermato quando ho raggiunto il suo seno. Un lieve gemito di piacere le è uscito dalle labbra, ma ho preferito non spingermi troppo oltre. Mi sono dedicato alle sue gambe lisce, Beverly le ha allargate piano mentre io continuavo il massaggio che ora aveva raggiunto la zona inguinale. Il mio sesso duro poggiava sul suo sedere tonico, ma a Beverly pareva non dare più fastidio; anzi aveva cominciato a muovere il suo culo in modo che il mio membro si trovasse proprio in mezzo alle sue natiche e appena sopra il perizoma.

Il movimento ipnotico del culo di Beverly era incredibile, ha iniziato a muoversi su e giù mentre il mio membro era appena sopra il suo perizoma. Le mie mani si sono mosse da sole, ho spostato leggermente il suo perizoma e ho infilato un dito nella figa calda di Beverly. Lei non si è mossa, mi ha lasciato fare mentre i gemiti si facevano sempre più frequenti così come i movimenti dei suoi fianchi. Stavo per esplodere, così come Beverly, ho tirato fuori la cappella del mio cazzo dal costume e le sono venuto sulla schiena mentre lei soffocava un gemito più forte mordendo l’asciugamano.

“Mio dio Beverly!” – ho esclamato dopo essere venuto e aver rimesso a posto il mio cazzo ora molle.

“Michael, sono io a dover dire così. Sei stato fantastico, le tue attenzione hanno risvegliato la donna che è in me!” – ha detto Beverly dopo essersi alzata e sistemata il perizoma.

“Ora che ne dici di andarci a ripulire in mare?” – ha continuato Beverly.

“Certo, andiamo.”

Siamo andati in mare, ci siamo lavati a vicenda. I nostri sguardi erano colmi di lussuria, i nostri corpi si anelavano l’un l’altro. L’ho abbracciata da dietro e le ho fatto sentire quanto fossi nuovamente duro, Beverly si è girata e, inaspettatamente, mi ha baciato con passione. Le ho preso il braccio e l’ho portata in un luogo più appartato coperto da scogli e da occhi indiscreti.

Ci siamo baciati nuovamente, le nostri mani hanno subito iniziato a esplorare i corpi l’uno dell’altro. Il suo seno esplosivo stava a malapena nella mia mano, mentre l’altra andava a controllare il suo monte di venere scoprendo che lei aveva un piercing proprio lì. Il mio membro si era indurito subito al pensiero mentre Beverly lo prendeva in mano.

“Forza, prendilo in bocca.” – le ho detto staccandomi dal nostro bacio.

Beverly non se l’è fatto ripetere due volte e subito si è accucciata per gustare il mio membro nella sua bocca. La possibilità di essere scoperti rendeva la situazione ancora più eccitante che mai, non mi era mai capitato di farlo in luogo pubblico. La bocca e la lingua di Beverly si muovevano sapientemente assaporando ogni centimetro del mio cazzo duro. Sentivo che stavo per venire nuovamente, così ho fermato Beverly e l’ho sdraiata sugli scogli.

Mi sono chinato su di lei e ho cominciato a leccare tutto il suo corpo, fregandomene della sabbia e dell’acqua marina che era ancora sul suo corpo.

Quando sono giunto alla sua figa, ho iniziato a gustarla con calma. Era già bagnata, inoltre, l’acqua salata del mare si era mischiata al suo piacere donandogli un gusto quasi agrodolce. Beverly ansimava sempre più forte a ogni mia leccata, non le importava nulla di essere sentita. La volontà di vivere quel momento e la felicità di sentirsi nuovamente donna travalicava qualsiasi ritegno.

“Michael, fammi tua. ORAAAAHHH!” – ha urlato mentre veniva nuovamente.

Non me lo sono fatto ripetere due volte e le ho infilato il mio cazzo duro nella sua figa bagnata.

Sono entrato dentro Beverly con estrema facilità, il suo sesso calzava il mio come un abito fatto su misura. Le pareti bagnate facevano scivolare il mio membro sempre più duro dentro la vagina di Beverly dandole piacere a ogni movimento.

Il corpo di Beverly ondeggiava a ogni mia spinta, ma questo la faceva grattare sugli scogli; così mi sono avvicinato a lei e ho lasciato che mi cingesse mentre veniva nuovamente. L’ho alzata con un colpo di reni, il mio cazzo ha raggiunto un nuovo punto di piacere per Beverly che ha urlato nuovamente di piacere. Lei stessa ha iniziato a saltare su di me, il suo corpo tonico glielo permetteva, il suo seno cercava nuove posizioni e sfregava sul mio petto. Ci siamo baciati appassionatamente prima di andare a terra, i nostri corpi ancora avvinghiati l’uno all’altro e i nostri sessi ancora legati dal piacere.

Beverly ha iniziato a cavalcarmi con foga, il suo seno si muoveva ipnotico insieme a lei. I suoi gemiti sempre più forti riempivano l’aria e neppure il rumore delle onde sugli scogli potevano coprirli.

“Voglio prenderti da dietro, ora.” – ho detto a Beverly. Lei si è alzata immediatamente, mentre con lo sguardo abbiamo visto persone avvicinarsi. Ci siamo spinti in mare, attaccati agli scogli e l’ho messo nuovamente dentro Beverly.

L’acqua rendeva tutto più difficile, ma il pensiero che le persone ci stessero guardando ignari di ciò che stava accandendo rendeva tutto ancora più eccitante.

Il corpo di Beverly aveva iniziato a tremare, stava venendo per l’ennesima volta.

“Michael, ti prego. Finisci in frettaAAAAAA!” – ha urlato mentre un nuovo brivido di piacere attraversava il suo corpo.

“Ok, ma dove vengo?” – ho risposto mentre aumentavo il ritmo dei miei movimenti.

“Non ti preoccupare. Continua a scoparmi, dai!”

Ormai avevo raggiunto il limite della mia velocità, così ho iniziato a alternare colpi più decisi che ben presto mi stavano portando al limite.

Il mio cazzo stava pulsando nella figa di Beverly, mentre un nuovo brivido vibrante l’ha attraversata mi sono lasciato completamente andare al piacere.

Il mio piacere ha inondato la figa fradicia di Beverly, mentre il mare ci cullava e alcuni passanti avevano sentito le nostre urla di piacere.

Io e Beverly abbiamo raccolto le nostre cose e siamo tornati alle nostre sdraio con calma, i nostri sguardi complici di lussuria e piacere continuavano a incrociarsi. Non ci serviva dire nulla, anche se un velo di tristezza era ora comparsa sul volto di Beverly. Probabilmente aveva realizzato che si era lasciata sedurre da un ragazzo più giovane tradendo così il marito.

Stava per aprire bocca, forse per dire che era stato uno sbaglio, ma all’ultimo istante si era bloccata. Mi ha guardato e ci siamo baciati nuovamente, pronti a provare piacere per il tempo restante di quella vacanza estiva perché entrambi eravamo coscienti che non ci saremmo rivisti mai più.

Scritto da:

Mi diverto a scrivere racconti erotici di fantasia. Generalmente, le figure femminili che utilizzo prendono spunto da delle creator. Mi trovate anche su X: @tease_rex

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