Caterina, la tatuatrice

Categoria: Etero
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Avevo bisogno di coprire un tatuaggio, fatto nella zona inguinale, il nome della mia ex che mi aveva tradito. Sono andato in questo nuovo studio, vicino Milano, dove mi avevano detto che erano bravissimi a fare cover up. Appena sono entrato nello studio ho notato che erano tutte ragazze, mi accoglie Caterina, una tatuatrice dai capelli lunghi e bruni, leggermente mossi. Due grandi occhi verdi e il suo sorriso mi colpiscono immediatamente.

“Ciao, sono Caterina. Come posso aiutarti?”

“Ciao Caterina, sono Davide. Dovrei fare un cover up, posso vedere qualcuno dei vostri design?”

“Certo!” – Caterina si è girata e ha tirato fuori un bel book pieno di splendidi disegni. 

Li ho sfogliati con calma e poi ho deciso per un gatto che mi ha ricordato quello che avevo tempo fa.

“Scelgo questo. Mi ricorda il gatto che aveva tempo fa.”

“Perfetto! Sai l’ispirazione mi è venuta guardando la foto di un gatto che avevo trovato online qualche anno fa. Visto che l’ho disegnato io, sarà mia premura tatuartelo sul corpo. In quale punto dobbiamo fare questo cover up?”

“Beh, ecco, è vicino alla zona inguinale. Spero non sia un problema.”

“Certo che no, sono una professionista. Quando vorresti venire a farlo?”

“Se possibile il prossimo martedì mattina. Possibilmente per le nove.”

“Di solito siamo chiuse a quell’ora, ma vedrò di esserci.”

“Grazie, mi fai un favore enorme. Allora, a martedì!”

“Sì, ci vediamo martedì, Davide!”

Quando sono uscito dal negozio, ho visto con la coda dell’occhio Caterina parlare con la sua collega e farmi un occhiolino. Mentre mi dirigevo al lavoro, la visione di Caterina non mi passava dalla testa. Gambe lisce e un culetto da urlo, con un due piccole tettine che sembravano chiamarmi e rivolgermi la parola ogni volta che tornava nella mia mente. Poi quel suo tatuaggio sul petto richiamava sempre la mia attenzione sul suo cuore che, probabilmente, aveva sofferto quanto il mio, con la sola differenza che lei, quasi certamente, aveva già superato il suo trauma mentre io stavo ancora combattendo il ricordo della mia ex.

Purtroppo, la vita alle volte si mette in mezzo, e mi sono trovato costretto a spostare il mio appuntamento. Ho preso il telefono e ho chiamato il negozio. Subito mi ha risposto Caterina con la sua voce dolce e canterina, mi ricordava un usignolo.

“Ciao Caterina, sono Davide. Purtroppo devo spostare l’appuntamento a giovedì, ma questa volta di sera. Dopo le 19, spero non sia un problema.”

“Di solito chiudiamo prima ma, visto che sei un nuovo cliente, per questa volta, farò un’eccezione, terrò aperto e sarai l’ultimo della giornata.”

“Grazie mille. Poi, se vuoi, potremmo ordinare una pizza e mangiarla lì.”

“Questa è una bella idea. Va benissimo, Davide. Allora, ci vediamo giovedì sera! A presto!”

“Grazie ancora, a presto, Caterina!”

Dopo aver posato il telefono, il mio cuore batteva ancora forte, mentre qualcosa dentro di me si stava risvegliando. Quella passione che da troppo tempo mi era mancata, perché ero incapace di lasciare andare il ricordo di quella donna. Ad ogni istante che mi separava da Caterina sentivo crescere una strana eccitazione, specialmente perché il suo tono di voce, così come il suo sguardo, lasciavano intendere che lei fosse interessata a me.

Per fortuna, giovedì è arrivato presto, prima di quanto pensassi, ma quando sono arrivato davanti allo studio l’ho trovato completamente chiuso, la saracinesca abbassata. Ho chiamato e Caterina mi ha fatto entrare dalla porta sul retro, così che nessuno pensasse che il negozio fosse ancora aperto.

“Ciao Davide. Allora, sei pronto?”

“Ciao Cate. Certo, sono nato pronto!”

“Ah, adesso sono già diventata Cate?” – Ha detto fingendo rabbia, ma trovandolo adorabile.

“Beh, stai per vedermi in mutande, credo che almeno questo posso permettermelo.”

“Molto vero. Dai, spogliati e stenditi sul lettino.”

Mi sono liberato dei vestiti e sono rimasto in mutande, poi mi sono steso sul lettino. Lei aveva già tutto pronto, con la sedia si è mossa subito decisa verso di me. L’ho guardata nei suoi grandi occhi, poi ho abbassato leggermente i boxer per farle prendere meglio le misure. Il suo piccolo seno spuntava dal suo top bianco troppo largo per la sua misura, riuscivo a intravedere i suoi piccoli capezzoli rosa e l’eccitazione dentro di me cominciava a montare sempre più.

“Adesso ti metto lo stencil. Mi raccomando, resta fermo.”

“Certo.”

Lei si è avvicinata e ha abbassato ancor di più i boxer, appena ho sentito la sua mano sfiorare il mio corpo, immediatamente tutto il sangue è fluito al mio membro facendolo diventare duro. Caterina, inizialmente, è rimasta stupita da quel rigonfiamento, poi mi ha guardato dritto negli occhi con fare malizioso.

“Non immaginavo mi volessi regalare un pacco così generoso. Credo che mangerò questo prima della pizza.”

Senza aspettare oltre, mi ha abbassato i boxer e mi ha guardato nuovamente negli occhi. Questa volta brillavano di lussuria e desiderio come non mai. Ha baciato la punta del mio cazzo prima di cominciare a succhiarlo per bene. La sua lingua si muoveva con incredibile sapienza attorno al mio membro, mentre lei andava sempre piano piano sempre più giù finché non è arrivata alla base.

Si è tolta i guanti mentre continuava a procurarmi un immenso piacere con la sua bocca. Le sue mani sono scivolate sul mio cazzo per darmi piacere sempre crescente. Già mi sentivo al limite, così le ho preso il viso tra le mani e l’ho guardata intensamente nei suoi splendidi occhi grandi. Ho fermato il suo movimento e sono sceso dal lettino per spogliarla dal suo top bianco e dalla sua gonna a scacchi rossi. Incredibilmente, non portava né reggiseno né mutande. Dopo averla stesa, ho allargato le sue gambe e ho infilato il mio viso tra le sue cosce.

Ho notato i due piercing, uno all’ombelico e uno sul monte di venere, così come il suo tatuaggio demoniaco proprio sopra l’ingresso al suo sesso. Ho iniziato a leccare le sue labbra con dolcezza e poi con vigore e passione crescenti. Il suo succo iniziava a uscire mentre iniziavo a giocare anche con le mie mani sui suoi punti erogeni. La dolcezza del suo profumo e del suo piacere mi inondava, facendo crescere sempre più la mia eccitazione. Le sue gambe hanno iniziato con uno spasmo, poi due, e mentre queste si stringevano sempre più attorno al mio capo, uno tsunami di piacere mi ha inondato il volto con tutto il suo liquido lussurioso.

Ho preso Caterina per i fianchi stretti, la sua pelle liscia e splendente sotto quella luce, l’ho avvicinata a me e sono entrato dentro di lei senza alcuno sforzo tanto era bagnata. Ho cominciato il mio movimento pelvico piano, poi ho cominciato ad aumentare il ritmo, i nostri sessi uniti mentre il silenzio veniva riempito dai nostri gemiti animaleschi. Le ho strizzato i capezzoli eretti, poi ho notato che portava un collare, così l’ho presae le ho avvicinato il viso al mio e ho baciato Caterina con passione. Lei ha ricambiato con un vigore inaspettato, le sue braccia mi hanno stretto attorno al collo mentre io la prendevo per le gambe. L’ho alzata dal lettino, il mio cazzo ancora dentro di lei, e le ho dato un paio di colpi da quella posizione che l’hanno fatta urlare di piacere. Facendo attenzione al lago di piacere a terra, mi sono spostato sul divanetto, dove ho lasciato che Caterina potesse avere più controllo e cavalcarmi mentre io potevo gustarmi ogni spasmo di piacere sul suo volto sudato.

Caterina voleva provare più gusto, così è salita, fino quasi a staccare l’abbraccio con cui la sua figa caldissima stringeva il mio cazzo duro come marmo. Ha iniziato la sua discesa con molto lentamente, sentivo le pareti del suo ventre allargarsi a ogni leggero movimento che faceva. Lei si stava godendo quel momento come non mai, il suo viso era ricolmo di piacere e la sua dolce voce accompagnava i suoi movimenti. Una volta giunta fino alla base, è rimasta ferma per qualche istante, voleva abituarsi a rimanere in quella posizione e, per farlo, mi ha baciato nuovamente con passione. Le ho messo le mani sul culo stretto e sodo, ho iniziato a stringerlo sempre più forte mentre spingevo il suo corpo su e giù lungo tutta la lunghezza del mio sesso. Caterina gemeva di piacere, poi le ho tirato uno schiaffo sul culo, bello forte. Il suo stupore era mischiato al piacere che ha mostrato mordendosi il labbro, poi ha iniziato a saltellare sempre più velocemente su di me, senza che io dicessi nulla. Ho continuato a schiaffeggiarla sul sedere e a stringerle i capezzoli, mentre lei continuava la sua danza su di me e spostava i capelli in posizioni sempre più ammiccanti. In men che non si dica, un nuovo spasmo l’ha colpito e un altro fiume di piacere mi ha inondato il corpo. Caterina, stremata da quel nuovo orgasmo, si è avvicinata al mio orecchio per sussurrarmi di prenderla a pecora perché così avrebbe goduto ancora di più.

Mentre spostavo Caterina da me, lei rideva di piacere, gioco e anticipazione. Si è messa a quattro zampe e con una mano mi ha aiutato a entrare nuovamente dentro di lei. Sono scivolato nuovamente nel suo antro del piacere, questo ha accolto il mio sesso come un guanto su misura. Il piacere era incredibile, da quella posizione raggiungevo uno nuova parte di lei e, con ogni nuova spinta, sentivo le pareti della sua vagina stringersi attorno al mio membro. Le sue gambe si indurivano a causa del piacere, così ne ho approfittato per prenderle le caviglie e utilizzare questa nuova presa per spingere con maggior intensità. Caterina urlava di piacere, stava provando un immenso e crescente piacere, questo nonostante fosse già venuta più di una volta. Lei mi ha guardato con uno sguardo lussurioso e, in qualche modo, pieno di sfida e divertito. Così le ho spinto la testa e la schiena più in basso possibile contro il divanetto mentre continuavo a penetrarla con forza. L’altra mano si è mossa sul suo splendido culo, prima palpandolo per bene, poi dandole un sonoro schiaffo accolto da un urlo di piacere. Quel culo così stretto e sodo mi chiamava, mi invitava a farlo mio. Così ho iniziato a girare il mio pollice attorno al suo ano, lei stava mugolando di piacere, così le ho spinto tutto il pollice dentro il suo buco proibito. Caterina ha goduto inarcando la schiena e urlando di piacere e stupore, poi si è girata verso di me e il suo sguardo diceva solo una cosa: puoi farlo, sono pronta.

Ho allungato le mani, ho preso la vaselina e l’ho spalmata per bene sul culo di Caterina per riuscire a entrare meglio dentro di lei. Le ho appoggiato la cappella sull’ano e ho iniziato a spingere piano, gustando ogni momento in cui il mio cazzo allargava il suo sfintere. Caterina continuava a godere, il suo mugolio di piacere rendeva tutto più bello, la sua voce cristallina e dolce mi arrapava sempre di più. Così ho iniziato a spingere dentro il suo culo, ci stavamo divertendo come non mai. Poi, sentendomi sempre più vicino anche io a esplodere, ho iniziato a dare un colpo alla sua figa e un colpo al suo culo. Lei godeva tantissimo di questo, le piaceva in maniera incredibile. Ormai ero sul punto di esplodere.

“Sto per venire dove vuoi che sborri?”

“Sborrami in faccia, ti prego!” – ha urlato Caterina mentre raggiungeva un nuovo orgasmo. 

Sono uscito da lei, Caterina si è subito girata e inginocchiata di fronte a me, mi ha succhiato il cazzo ricolmo del suo piacere e con una mano ha iniziato a segarmi per farmi sborrare copiosamente su tutto il suo bel volto. Poi, con l’altra mano, ha preso parte del mio piacere e se l’è portato alla bocca per assaggiarlo.

“Gustosa. La dose giusta di proteine.”

“Sì, ma forse ora sarebbe meglio ordinare quella pizza. Che ne dici?”

“Assolutamente. Fai te, io intanto vedo di pulire. E grazie, sei stato splendido.”

“No, grazie a te. Grazie per avermi fatto ritrovare la passione e la voglia di mettermi in gioco nuovamente. Sei una vera bomba del sesso.”

Abbiamo mangiato la pizza insieme e poi terminato il tatuaggio. Io e Caterina ci siamo rivisti ancora qualche volta, ogni nostro incontro era molto piccante, ma non abbiamo mai iniziato una relazione seria perché nessuno di noi due voleva farlo. Ma diavolo se è stato divertente…

Scritto da:

Mi diverto a scrivere racconti erotici di fantasia. Generalmente, le figure femminili che utilizzo prendono spunto da delle creator. Mi trovate anche su X: @tease_rex

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