Epilogo

in

Successivo >
Categoria: Bisex ♂
Letture: 742
Introduzione:

Racconto di fantasia

Fu la mia estate più bella di sempre, di li a fine Settembre avevamo fatto tante delle nostre avventure che potrei riempire un libro, ma quello che ho voluto raccontarvi è la serie delle mie “prime volte”, senza tediarvi dicendovi cose che sono molto simili ad altre già lette. Fu l’anno in cui capii di essere bisex e il momento in cui capii che amavo il sesso in tutte le sue forme, l’esibizionismo e tanto altro, amavo il piacere, il godimento e l’adrenalina, ma come tutte le estati anche quella terminò ed arrivò la fine di Settembre. Sentivo qualcosa di pesante nell’aria, e sapevo che tutto quello che era successo era una magia che l’autunno avrebbe rotto. Lo sapevo con la parte conscia di me, ma la femmina innamorata (perché Alba era il mio primo Vero Amore) cercava di rifiutarlo, e fu con una certa paura che andando a casa di Alba la trovai più seria di quanto mi piacesse, e dopo i saluti affrontò l’argomento per prima: “lo sai che mi sono iscritta a medicina, mi trasferisco a Pisa per studiare. E sono troppe, troppe ore di treno per pensare di fare su e giù” – teneva gli occhi bassi e parlava piano, e io sapevo esattamente quello che stava succedendo. Le lacrime mi stavano scorrendo sulle guance, ma risposi lo stesso con voce più possibile calma “si, lo so. Era la magia dell’estate, vero?” – lei annuì senza parlare e io proseguii “non ti chiederò di rimanere la mia ragazza, anche se darei un anno di vita per ogni mese in più passato con te, ma sappi che sei stata il mio primo amore, non una cotta. Una persona che se il mondo fosse diverso avrei sperato di avere accanto per tutta la vita.” – anche sul suo volto c’erano le lacrime: “lo so, e credimi, anche tu sei stata il mio primo amore. Il primo in assoluto, non il primo amore femmina. Non ho mai davvero AMATO qualcuno, prima di te. Ho fatto sesso, ma senza amore è tanto, tanto diverso” – tirò su con il naso e proseguì “ma sapevamo entrambe che era, come la hai chiamata, la magia dell’estate..” fece una piccola pausa “- e l’estate è finita, purtroppo”.

Ci abbracciammo fortissimo, ma sapevamo che l’incanto era rotto per sempre.

Lei si è laureata con il massimo dei voti, ora si sta specializzando. La sua vita ora è da “single” in una grande città e non in un paesino di mare. Ci sentiamo ogni tanto, ma non facciamo mai cenno a quella estate, ai Boyz ed alle Girls. Siamo altre due persone, quelle due ragazze pazze e un po’ troie sono rimaste in quella bellissima estate, vivranno li per sempre.

Io ho un ottimo lavoro, un marito – Alba fu la mia testimone di nozze – un figlio piccolo ed una amante meravigliosa di cui mio marito sa, ma della quale non è geloso. Dice che sarebbe geloso di un maschio, ma non di una femmina. Ha anche chiesto di partecipare, ma gli ho risposto che ero disposta a condizione che dopo lo facessimo una volta lui, io e un terzo di sesso maschile di sua scelta, ma la sua gelosia nel vedermi alle prese con un altro cazzo lo ha fermato. Peccato, potevano essere due belle occasioni di rivivere certe cose. Pratico ancora l’esibizionismo con mio marito, nelle giuste occasioni. Mi piace ancora girare senza slip sotto la gonna, e tante delle cose che ho fatto quell’estate sono ancora parte del mio modo di vivere la vita, il piacere e il sesso. Nel cassetto dei “giocattoli” ho ancora quel plug nero ma non l’ho mai più usato, ne ho comprati altri, ma quello non è mai più entrato in me, appartiene alle due pazze troiette e io mi limito a conservarglielo.

Vi ho scritto di come è finita perché anche quella è stata una prima volta, la prima volta che ho sofferto per amore, la prima volta che sono stata lasciata. Quell’anno è stato speciale, e senza quelle esperienze non sarei la persona che sono oggi: sono felice, anche se certi ricordi fanno ancora fatica a farsi digerire e rileggendo questo racconto sento ancora il sapore salato delle lacrime. C’è un fondo amaro nel ricordo bellissimo della mia migliore estate, un rimpianto e la domanda inespressa “cosa sarebbe successo se invece…”

FINE


Autore: alphamaster@mail.com

Note finali:

Ho riversato molto in questi sette episodi ed è la prima volta che metto la parola "Fine" sotto ad un racconto erotico. Questo lo meritava, non sarebbe stato giusto che magari tra sei mesi preso dalla voglia volessi aggiungerci qualcosa. Altri racconti li ho lasciati "aperti", ma questo doveva trovare una conclusione. A me sembra uno dei miei migliori, ma a voi il giudizio.

Nella raccolta:

Successivo >

Scritto da:

Sono un maschio etero, dominante. Amo intrattenere rapporti con donne sottomesse tramite email o Telegram.

Commenta  

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *