Il massaggio di Alice Muzza – seconda parte

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Categoria: Lesbo
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Lisa entrò nella sala massaggi e si preparò, ripetendo le stesse mosse che aveva fatto Alice poco prima. Appena fu pronta il ragazzo che le chiese:

– Che tipo di massaggio vuoi che ti faccia? –

– Oh, ehm, lo stesso che hai fatto alla mia amica grazie – rispose Lisa un attimo dopo.

Il ragazzo fu sorpreso, ma sopratutto felice: si ritrovava davanti un’altra ragazza vogliosa, anche lei bellissima e irresistibile. Dopo averla oliata e massaggiata un po’ non resistette più, e decise di andare dritto a punto, se lei voleva quello che intendeva lui, non avrebbe certo disdegnato la sua offerta.

Smise quindi di massaggiarla, si mise di fronte a lei, così che lo vedesse bene, e si tirò giù di colpo i pantaloncini e le mutande. Lisa rimase a bocca aperta, non si capacitava e non sapeva spiegarsi quella mossa, rimase pochi istanti ad ammirare il pene del ragazzo, lunghissimo e venoso, poi si riprese, trasalì, e iniziò a urlare.

– Che cazzo fai sei matto!?!? Rivestiti immediatamente. –

Lui, che si aspettava tutt’altra reazione, si spaventò e si ricompose in fretta e furia.

– S-scusa, pensavo avessi detto che volevi lo stesso massaggio della tua amica… –

Lisa era ancora sotto shock, ma rispose urlando:

– Appunto, io volevo un massaggio, idiota! –

– Ma la tua amica non ti ha detto cosa abbiamo fatto? –

Lei allora rimase interdetta.

– No… – allora si tirò su e se ne andò.

Lisa rimase tutto il pomeriggio a pensare a quello che gli aveva detto il ragazzo: che cosa aveva fatto Alice con lui? Era un qualcosa che doveva assolutamente capire.

La sera era ancora lì che ci pensava. Se ne stava sdraiata nel letto matrimoniale, di fianco a lei c’era Alice, e nella sua testa ritornava la visione di quel pene enorme, che le penzolava a pochi passi, pronto per lei. L’idea che anche Alice lo avesse visto e che anzi si fosse spinta oltre le teneva occupata la testa da mezza giornata. Ad un certo punto, mentre continuava a stare nel letto a fissare il vuoto, Alice, che le era di fianco, se ne accorse e le chiese:

– Ehi Lisa, che cos’hai, va tutto bene? –

Era il momento adatto, sapeva che non le sarebbe capitata più un’occasione del genere, e la sua voglia di sapere era troppa, quindi sussurrando le disse:

– Ehm, in effetti si, c’è qualcosa che volevo chiederti… –

Ora però non sapeva da dove iniziare, non voleva dirle che lui le aveva mostrato il pene, era una ragazza timida e non se la sentiva di confidarsi completamente, quindi la girò in modo diverso:

– Il tipo dei massaggi mi ha detto che ti ha fatto un massaggio un po’ “particolare”, cosa intendeva? –

Alice rimase sorpresa da quella domanda, e al solo ricordo di quella mattina sentì il suo sesso bagnarsi. Riuscì però a rispondere:

– Ehm, boh, non so, mi ha fatto un semplice massaggio… – ma non sembrava affatto convincente, e quasi non provava ad esserlo, in effetti moriva dalla voglia di dirlo a Lisa e di vedere la sua reazione, ma non voleva sembrare una poco di buono.

– Eddai, su, dimmelo – insisteva lei.

– Mmm d’accordo, e va bene, però prometti di non dirlo a nessuno ok? –

– Sì sì te lo prometto, ovvio. –

Alice esitò un attimo, poi svuotò il sacco:

– Abbiamo, ehm, abbiamo, diciamo così: fatto l’amore. –

– Che coooosa? –

Lisa rimase a bocca aperta. Aveva finalmente avuto la conferma di quello che aveva immaginato tutto il giorno: quel ragazzo aveva capito che anche lei fosse lì per scopare, per quello aveva fatto quel gesto.

– Ssshhh, abbassa la voce, o sveglierai Iris – disse allora Alice, temendo che Iris, che dormiva nella stanza a fianco, fosse svegliata dalla loro conversazione.

Lisa ancora stentava a crederci e guardava l’amica a bocca aperta, stupita ed esterrefatta. Alice invece era al settimo cielo, ridacchiava silenziosamente, e guardava l’amica immobile che la osservava in quello strano modo. C’era una punta di fierezza in quel comportamento, e sicuramente anche di eccitazione: Alice, lo sentiva benissimo, era tutta bagnata.

– M-ma, davvero lo hai fatto con…? – Lisa si interruppe. Alice allora le prese la mano, si tirò su, appoggiandosi anche lei allo schienale del letto, e iniziò ad accarezzargliela.

– Dimmi Lisa, a che cos’è che non credi? – le sussurrò all’orecchio.

Lisa non voleva dirglielo, ci pensò su un attimo ma poi decise di sputare il rospo:

– Me lo ha fatto vedere sai – le disse in un sussurro.

Alice rimase stupita; il solo pensiero di quell’energumeno che mostrava il cazzo alla sua innocente amichetta la fece bagnare ancora di più.

– Ha ha, davvero? Te lo ha fatto vedere?! – le chiese continuando ad accarezzare la sua mano.

– Sì, e…e… – Lisa tentennò.

– Ed era enorme – la aiutò Alice.

Lisa annuì con la testa. Alice intanto era bagnatissima, ed eccitata come non mai, se avesse avuto davanti a lei quel ragazzo in quel momento non avrebbe esitato a ripetere la performance della mattina, ma in quel momento era solamente in un letto con la sua amica, il cui atteggiamento però la stava facendo andare su di giri.

– Si, era enorme – continuò maliziosa Alice.

– E pensa che sono riuscita a prenderlo tutto, me lo ha infilato proprio qui – e detto ciò portò la mano di Lisa sulla sua figa che, bagnata com’era, aveva inzuppato il pigiama.

– Cosa fai? Oddio ma sei tutta bagnata! – Lisa sussultò.

Anche lei comunque stava iniziando ad eccitarsi, vedeva che l’amica era come in uno stato di trance mentre ripensava a cosa aveva fatto con quel tipo; ora se la immaginava anche lei la scena, ma ancora non riusciva a capacitarsi di come Alice fosse riuscita a farsi penetrare da un pene così lungo. Non si oppose alla mossa avventata di Alice, e anzi iniziò ad assecondarla, vedendo come quella storia generasse nell’amica tanto sentimento.

– Si, sono tutta bagnata – disse Alice.

– Perché sai, è colpa tua, mi hai fatto ripensare a quel ragazzo… –

Iniziò a strofinare la mano di Lisa sulla sua figa. Si stava eccitando per davvero, e la sua amica non opponeva alcuna resistenza, era totalmente pervasa da quel piacere terreno tanto forte e irresistibile.

Alice cominciò ad ansimare leggermente mentre Lisa, ormai anche lei in uno stato di assuefazione e trasporto totale, iniziava a massaggiarle la figa autonomamente.

– È colpa tua, e ora mi hai fatto eccitare ripensando a lui – continuava a sussurrarle nell’orecchio.

– È stato bellissimo sai, prenderlo tutto dentro… –

Lisa allora tornò in sé:

– Te lo ha messo davvero tutto dentro?! –

– Si Lisetta, me lo ha messo proprio lì dove mi stai toccando ora. Sei brava sai, non fermarti. –

Lisa era esterrefatta: non aveva intenzione di fermarsi, era guidata da un forza superiore che glielo avrebbe impedito, ma non riusciva a capire come Alice fosse riuscita a farsi penetrare completamente da quel ragazzo.

– Ma come hai fatto a resistere? Non ti ha fatto male? –

– Oh si, ma è stato bello sai, lo rifarei subito. Ora però mi sta venendo caldo, ti dispiace se mi tolgo… – e non finì nemmeno la frase che si levò la maglietta di dosso, rimanendo a torso nudo.

Lisa ridacchio, poi disse:

– Hai delle belle tette sai? –

– Haha, grazie, ma perché non mi fai vedere anche le tue, così le confrontiamo. –

– Haha, ma cosa dici Aliii –

– Eddai su, togliti la maglietta, tanto siamo solo noi due… –

– Haha, e va bene dai. –

Lisa si sfilò la maglia, rivelando i suoi seni tondeggianti, delicati ma ancora immaturi, che subito Alice andò a palpare.

– Anche tu hai delle belle tette sai, sono proprio carine – e detto ciò le diede un bacio ad un capezzolo, che diventò subito turgido e duro.

– Ehi, ferma, cosa fai? – provò a ribattere Lisa.

– Allora non sei curiosa di sapere nel dettaglio la storia con il tipo dei massaggi? –

Quello che stava succedendo aveva dell’incredibile, le due amiche erano ora mezze nude, sdraiate nel letto mentre si scambiavano coccole e carezze, a parlare di come Alice fosse stata scopata da quel ragazzo. Tutto ciò animava in loro un interesse reciproco e una voglia di sesso che non avrebbero mai pensato di poter provare insieme.

– Hihi, si dai racconta, che cosa avete fatto? –

La situazione diventava più spinta di secondo in secondo, Alice ora accarezzava continuamente le tette di Lisa, che aveva riportato la sua mano tra le gambe dell’amica, continuando ad accarezzarla compulsivamente.

– Abbiamo fatto qualsiasi cosa haha –

– Prima ho giocato un po’ con il suo pisello, era gigante sai, non mi stava tra le mani… –

– Si l’ho visto, immagino la scena… –

– Immagina, io che lo masturbo un po’, poi dopo lui si avvicina e me lo mette in bocca –

– Te lo ha messo tutto in bocca?! –

– No, tutto no, è impossibile, però sono riuscita a superare la metà. –

Detto ciò allungò una mano e la mise sulla figa di Lisa.

– Caspita Lisa, ma quanto sei bagnata? –

– Eh, un po’ – rispose lei abbassando lo sguardo e vedendo i suoi pantaloni tutti umidi.

– Sarà meglio se ce li togliamo, altrimenti è un casino – disse Alice, e subito si tolse i pantaloni e gli slip, rimanendo tutta nuda.

– Dai su, spogliati anche tu. –

– Mmm, Ali, non lo so… –

Alice allora fu rapidissima, le mise la mano dentro le mutande e iniziò a massaggiarle direttamente la figa nuda, facendo emettere all’amica un verso di piacere.

– Mmmm. –

– Eddai su, se vuoi che continui la storia devi fare come me –

Quindi scostò completamente le coperte, e con entrambe le mani tirò i pantaloni e svestì Lisa, la cui fighetta depilata e umida rimase così finalmente esposta.

Con Lisa sdraiata di schiena, Alice si distese su un fianco vicino a lei, e riprese a masturbarla.

– Ecco, così va meglio vero? –

Lisa era ormai pervasa da un piacere a cui non avrebbe saputo rinunciare per nulla al mondo.

– Mmm mm – mugugnò solamente.

– Brava, allora te la immagini la tua amica Alice che prende in bocca tutto quel cazzone? È stato bellissimo. –

– Mmmm continua. –

Lisa ora stava proprio godendo.

– Sì, gli ho fatto un bel pompino, a volte sentivo la sua cappella scendermi per la gola, ma non mi sono fermata –

Alice aumentò il ritmo con la mano.

– Ad un certo punto lui mi ha preso le gambe, me le ha aperte e, indovina un po’, me lo ha messo dentro. –

E terminata la frase infilò il dito medio nella vagina di Lisa, che sussultò, emettendo una piccola grida.

– Aaahhh. –

– Shhhh, fai piano Lisa, il mio è solo un dito, pensa a tutto quel cazzone che ti penetrarla. –

– Mmm io non ce la farei sai, farebbe troppo male. –

Alice iniziò a masturbarla con foga.

– Oh si che fa male, ma è anche molto bello, non ne avevo mai provato uno di quelle dimensioni. –

– Ora apri le gambe, voglio farti una cosa. –

Lisa ubbidì, e aperte le gambe vide Alice metterci la testa in mezzo, e sentì la lingue dell’amica solleticarle il clitoride.

– Aaahhh sì, sei bravissima Ali. –

– Ti piace eh? Ti eccita la mia storia? –

– Mmm un sacco, continua. –

Alice si rimise a leccarle la figa, ma dopo un po’ si tirò su e riprese a raccontare.

– Mi ha iniziato a sbattere con forza su quel lettino, ero come pietrificata, quasi non riuscivo neanche ad urlare dal dolore. –

Alice osservava il sesso dell’amica, bagnato e voglioso, invitante come non mai, e decise di andare oltre: allungò una gamba verso la testa di Lisa, l’altra la fece passare sotto il suo bacino, cosicché le fighe delle due ragazze iniziarono finalmente a toccarsi.

Lisa quasi non si stupì per quella mossa: notava la determinazione di Alice nel continuare quel gioco e andare sempre oltre, e non aveva intenzione di sottrarsi alle grinfie dell’amica.

Alice iniziò a muovere il bacino, in modo da strofinare il suo sesso su quello di Lisa e farle godere entrambe. Ci fu un attimo di silenzio, poi iniziarono entrambe ad orgasmare piano.

– Mmm. –

– Mmm mmm. –

– Mmm ti piace Lisa? –

– Si, mmm molto. –

– Vuoi che continui la storia? –

Lisa fece segno di si con la testa, mentre era ormai completamente presa dal piacere sessuale.

– Mi ha sbattuta fortissimo, ti immagini, tutto quel cazzone nella mia vagina… – e dicendo questo portò avanti il busto e strizzò le guance di Lisa con la mano destra.

– Non mi lasciava un momento di riposo, era insaziabile –

– Mmm. –

– Io non facevo altra che godere, mentre vedevo quel pene entrare e uscire senza sosta. –

Alice tirò a sé la testa di Lisa, allungò la sua e incollò le sue labbra a quelle dell’amica. Si baciarono a lungo, con Alice che cercò subito si insinuare la sua lingue nella bocca di Lisa, e Lisa che partecipava all’amplesso con sempre maggiore convinzione.

– Sei brava sai? Mi ecciti tantissimo. –

– Anche tu Ali, non fermarti ti prego. –

Le due erano talmente prese dal momento che non si capacitavano del fatto che in una situazione normale entrambe avrebbero rifiutato il solo pensiero di poter mai fare una cosa del genere; mentre ora erano avvinghiate come due anguille, determinate a portare avanti quell’assurdo amplesso.

Dopo essersi limonate per svariati minuti, continuando a sforbiciare, Alice si appoggiò di nuovo con la schiena allo schienale del letto, prese Lisa da sotto le braccia e se la portò davanti, con la schiena di lei che si appoggiava alla sua pancia, allungò un braccio e iniziò a masturbarla con la mano. Lisa iniziò a gemere forte.

– Mmm mmm. –

– Dimmi la verità, se tornassi indietro ti faresti scopare anche tu da quel cazzone vero? –

– Mmm non ce la farei mmm. –

– Oh sì che ce la faresti invece, anche io pensavo così sai, invece ci sono riuscita. –

– Mmmm mmm. –

– Abbassa la voce Lisa, Iris non deve scoprirci lo sai! –

– Mmm Aaaahhh. –

Lisa non riusciva a moderare il tono, quindi Alice si vide costretta a tapparle la bocca con l’altra mano libera, si ritrovava così, a distanza di poche ore, ad essere dominata e ora dominatrice, con Lisetta che cercava di dimenarsi da quella presa decisa, pervasa dal piacere che Alice le stava facendo provare.

– Hai proprio una bella passera, lo sai Lisa? –

– Se fossi stato quel ragazzo non avrei esitato a saltarti addosso. –

– Immagina, tu nuda sul lettino, a gambe aperte. –

– Lui che ti blocca con le sue braccia possenti. –

Alice aumentava il ritmo.

– E poi con il suo cazzone che ti punta a questa bella fighetta depilato. –

Lisa ora era veramente al limite, sentiva che stava per succedere qualcosa.

– E te lo infila tutto nella vagina, facendoti urlare come una matta! –

Alice vibrò altri colpi con la mano, fino a sentire il respiro di Lisa farsi più affannoso, i muscoli contrarsi, e il suo corpo dimenarsi con movimenti assurdi e ritmici, guidati da un orgasmo selvaggio. Alice tenne salda la presa sulla bocca di Lisa, in modo che non facesse troppo rumore, e aspettò che l’orgasmo fosse terminato per mettere nella bocca dell’amica quelle due dita che l’avevano appena fatta venire. Lisa assaporò il gusto dei suoi liquidi, poi si lasciò andare, stanca.

– Ehi, cosa credi? Adesso tocca a me sai? –

Lisa guardò Alice con stupore.

– Voglio venire anche io, mettiti così – e la posizionò di schiena sullo schienale del letto, mentre lei prendeva la posizione che aveva assunto prima proprio Lisa.

– Dai dammi quella mano, mettila così, ecco – Alice la guidava, voleva sentire le dita dell’amica penetrarla ad ogni costo, per cui quasi la forzò.

– Ecco, così, brava. –

Lisa affondò due dita nella vagina di Alice

– Aaaammm, perfetto. –

– Ora inizia a muoverle, forza. –

Lisa lentamente iniziò a masturbarla.

– Mmmm sì così. –

– Quindi dove eravamo – proseguì Alice.

– Ah sì, dicevamo che anche tu vorresti farti scopare da un cazzone del genere, ti vedrei proprio bene sai. –

– Poi sarebbe bello vederti provare a prenderlo in bocca, nella tua boccuccia carina. –

Alice si stava facendo trasportare completamente dal momento, diceva quelle cose e si immaginava l’amica in quelle situazioni per eccitarsi ancor di più, sembrava insaziabile e pronta a tutto pur di continuare a provare piacere. Lisa invece dopo l’orgasmo stava avendo dubbi su quello che stavano facendo, ma ormai era troppo tardi e l’amica troppo determinata per potersi fermare. Certo non aveva l’esperienza di Alice, per cui il suo ditalino non era ben fatto come quello che aveva appena ricevuto, e questo Alice lo percepiva.

– Avanti, si, mmm più forte dai. –

Lisa aumentò il ritmo.

– Non ti fermare Lisa, non ti fermare mai! –

– Mmmm si, mettile dentro quelle dita, più veloce dai! –

– Voglio sentirti dentro di me Lisa, mentre mi immagino il tuo bel visino scopato da quel cazzone nero. –

Diceva così e si eccitava sempre di più, ma il movimento di mano dell’amica non le bastava, non era abbastanza brava: così non sarebbe mai venuta.

Allora decise di fare da sola: si alzò in piedi sul letto, appoggiò una mano alla parete e con l’altra iniziò a masturbarsi furiosamente di fronte a Lisa, che la guardava stupefatta e impotente.

– Mmmm, siiii, Aaahhh. –

Alice non si risparmiava di certo: affondava sempre di più le dita nella figa, e aumentò il ritmo, che divenne velocissimo.

– Mmmm sii, scopala con quel bel cazzone siiihh. –

Alice continuava ad immaginarsi Lisa scopata dal ragazzo, la vedeva davanti a quel ragazzo timida e indecisa provare a fargli una sega, poi impaurita alla vista del suo pene, e poi con la faccia contratta dal dolore mentre lui la penetrava piano piano con la sua verga.

Nel momento in cui si immaginò Lisa urlare, completamente penetrata, Alice non riuscì più a trattenersi, piegò le ginocchia, iniziò a tremare, si appoggiò ancora di più alla parete, e venne copiosamente. Fu un orgasmo selvaggio, Alice sembrava quasi posseduta, e sembrò riprendersi solo dopo aver schizzato Lisa con una quantità di squirt impressionante, che Lisa ricevette quasi tutto in faccia.

– Ali ma che cazzo? –

Lisa era nuda sul letto, bagnata di squirt, e non riusciva a capacitarsi di quello che era appena successo.

– Scusa Lisa, ma dovevo proprio… –

– Ora vai in bagno a darti una sistemata va. –

Lisa allora si alzò, ancora perplessa e, dopo aver ricevuto una sonora pacca sul culo da Alice, se ne andò in bagno a farsi una doccia, mentre aveva ancora in bocca il sapore del liquido vaginale dell’amica.

Scritto da:

Scrittore di racconti hot

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