Il rubinetto che perde

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Voglio condividere con voi la mia storia realmente accaduta ed alla quale penso ancora con affetto.

Circa tre anni indietro, nel caldo mese di maggio, il mio smartphone squilla nella tasca. 

Come sempre accade penso ci sarà qualche cliente che mi cerca per qualche lavoro da fare, rispondo in modo distratto senza guardare lo schermo, del resto sono impegnato a guidare.

Dall’altro lato dello schermo però non è la solita voce di un cliente, ma una voce che conosco bene…… la voce della mamma della mia compagna

Accidenti che figura, avrà pensato che sono acido con lei, devo recuperare. 

Il motivo della telefonata è un rubinetto della cucina che perde e che ha deciso di cambiare, approfittando, così per dire, dei miei servizi. 

Ecco, faccio l’idraulico, non posso dire che sarà una professione che ho deciso di portare avanti per sempre, ma al momento mi consente di entrare in tante case e scoprire tanto dei miei clienti. 

La telefonata non dura troppo e mi sembra subito chiaro che non abbia idea di che prodotto abbia bisogno e del lavoro che c’è da fare. 

Non ero troppo distante dal suo appartamento e decido di passare per capire insieme il da farsi. Arrivato a casa sua la trovo da sola, il sabato come sempre mio suocero va a giocare a biliardo e lei può disporre a piacimento della sua casa.

Ci accomodiamo davanti ad un caffè e con lo smartphone in mano cerchiamo sul sito del Bricoman il prodotto più in linea con le sue esigenze. Visto che sono in casa controllo velocemente la situazione sotto al lavello e capisco che in quella cucina un idraulico non mette mani da anni ed allora decido di premunirmi anche di flessibili e manicotti nel caso di problemi. 

Sono previdente

Esco da casa e viaggio diretto verso il Bricoman, cerco di muovermi veloce nel traffico per cercare di tornare da “Rosaria” il più rapidamente possibile.. 

Dopo una bella sudata nel mio mezzo, il caldo di Maggio non aiuta a viaggiare freschi, mi ritrovo davanti al citofono di mia suocera

Suono, salgo e mi faccio accompagnare al rubinetto che perde. 

Nonostante avessi controllato prima, uno volta che comincio a smontare capisco subito che la situazione non è delle migliori, i flessibili sono rovinati, il rubinetto d’arresto del lavello è mezzo spaccato e non chiude bene l’acqua di servizio, sono costretto a farmi dare delle bacinelle per non allagare la casa. 

Comincio a lavorare e fra il controllo dell’acqua che esce ed i flessibili che non si vogliono smontare dal muro, il tempo che avevo previsto non eccessivo per fare questo lavoro si sta trasformando in un’opera impegnativa. 

Intanto la bacinella messa al servizio di antiallagamento si riempì e per questo sono costretto a chiamare ad alta voce: “Rosaria!!!” 

Sono disteso per terra con il viso mezzo nel mobile lavello e la bacinella a fianco a me. 

Lei arriva con l’accappatoio indosso, ha pensato bene di prepararsi per la doccia, e dalla apertura dell’accappatoio noto un regiseno nero che mi stuzzica, ma riesco a contenermi. 

Rosaria è una bella donna, con un corpo curato, un seno abbondante, capelli biondi, viso intrigante ed inoltre sono sicuro che si curi anche tutto il resto. 

Mentre sono steso e cerco di controllarmi le chiedo di passarmi un’altra bacinella ed uno straccio, lei candidamente mi sorvola scavalcando il mio corpo disteso e mentre lo fa mi mostra tutto il suo frutto del mistero. Lo vedo passare nei miei occhi ed a stento non perdo un dito mentre stringo troppo il flessibile con la chiave a pappagallo. 

Una fica bella e curata, come avevo sempre pensato di lei e la sua visione mi fa eccitare. Non riesco a nascondere il gonfiore che diventa evidente con il mio pantaloncino che tira proprio sul cazzo che ormai è teso. 

Sono sicuro che “Rosaria” ha notanto il mio interesse per il suo sesso, perchè dopo avermi passato la bacinella, mi dice che si stava spostando in bagno per fare la doccia, precisando che non avrebbe chiuso la porta in caso avessi avuto bisogno di qualcosa. 

Quasi un invito. 

MI concentro ed affretto, non voglio deludere la mia suocera preferita.

Ed ecco mentre sto stringendo l’ultimo flessibile al rubinetto, sento l’acqua che scorre nel bagno. 

Subito mi alzo e mi dirigo, con un misto di emozioni, alla porta del bagno che apro con calma ed al ruotare della porta sui cardini, comincio ad intravedere il corpo nudo della donna bagnato dall’acqua che scorre, l’acqua che le scivola addosso fa brillare il suo corpo ed io che non attendevo altro ne sono inebriato. 

Il mio gesto è stato lento e circoscritto, quasi impercettibile, lei non si è accorta di niente ed io posso ammirare il suo corpo formoso, il suo seno abbondante e già abbronzato, visto che ha la premura di prendere il sole già in maggio per evitare di andare in vacanza bianca come i muri, e poi i miei occhi scivolano verso i suoi fianche che trovo abbondanti ed accoglienti, la linea del sedere inizia particolarmente in alto e disegna quasi un una t con la linea del bacino. 

Mi immagino nella doccia con lei in tutte le posizioni possibili, sono un marmo nei pantaloni, ma non entro, non mi spingo fino a quel punto, ma continuo a guardare le sue mani che accarezzano il corpo con il sapone e che si soffermano sulla sua vagina depilata e curata di un colore roseo bello e delicato. 

Quanto vorrei assaggiarla e conoscerne il sapore e anche la profondità di quella figa che ho visto passare sopra la mia testa, chissà come potrebbe godere di me, ed allora non riesco a trattenere la mia mia mano e accarezzò dolcemente il mio cazzo.  

Sono così preso dai pensieri e dalla crescente eccitazione che non mi accorgo che Rosaria ha chiuso l’acqua ed è pronta per uscire dalla doccia, mi soffermo ancora un attimo voglio imprimere quella visione nei miei occhi, quel suo corpo da donna, da milf, che mi prende, mi affascina, mi fa salire la voglia, quel corpo con quel seno grande, con i capezzoli che sembrano sempre turgidi con un’areola delicata ed invitate, con quei fianchi abbondanti, ma accoglienti, con quel sedere da sculacciare e possedere, ma soprattutto una donna che vorrei cavalcare senza freni

Rinvengo dai miei sogni e mi sposto veloce in cucina, la vedo passare dal corridoio verso la stanza da letto e dopo qualche minuto mi chiama per raggiungerla. 

Ecco nella mia mente immagino di poter realizzare almeno qualcuna delle mie fantasie, ma una volta arrivato in camera la trovo con un reggiseno color carne ed una brasiliana dello stesso colore indosso e mi invita a metterle la crema dopo solo sulle spalle. 

Un invito che accolgo con la gioia nel cuore e che eseguo con una solerzia degna di un massaggiatore professionista, inizio con dei cerchi ben ritmati sulla schiena e poi mi allargo pian piano sulle spalle ed ogni tanto con fare birichino allungo la mano a sfiorare il seno. 

Quante emozioni e quanti ricordi sono legati a quella giornata. 

Finisco la mia opera di massaggiatore professionale e mi ritiro in cucina. 

Lei finalmente si riveste e viene a salutarmi. 

Una volta fuori sono così eccitato che ho bisogno di liberare la belva che è rimasta dentro di me e scappo subito a casa, dove sono costretto a farmi una sega meravigliosa con la mia suocera preferita negli occhi. 

Sempre e per sempre grazie Rosaria 

Scritto da:

Sono un uomo a cui piace scrivere di fantasie erotiche. Penso che raccontare possa regalare un eccitazione pari al vero. Se ti piace il mio scrivere potrai suggerire un soggetto.

3 commenti

  1. pennabianca
    24/06/2022
    13:21

    molto intesa e ben raccontata come esperienza. Anche il solo ricordo sicuramente sarà motivo di grandi emozioni. Bravo

  2. Pollo Ollop
    24/06/2022
    14:12

    molto bello mi è piaciuto

  3. linda
    27/06/2022
    15:19

    Poi l’idraulico che qui anche di famiglia ma poi dai , non hanno nemmeno consumato il rapporto !

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