Io e te

Categoria: Etero
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La luce del mattino filtra tra le persiane e mi sveglia. Cerco di capire dove sono. Ho fatto un sogno dove eravamo io e te in una stanza di albergo e che facevamo l’amore. Mi giro su me stesso e guardo accanto all’altra parte del letto e scopro che non è stato un sogno ma realtà. Sei sdraiata sul letto che dormi e il tuo volto è sereno. Ti guardo e sono curioso di sapere cosa stai sognando. Sei nuda e i miei occhi scrutano il tuo corpo addormentato e la voglia di toccarti è più forte della mia volontà che non vorrebbe svegliarti. La mia mano sinistra si muove verso di te senza che io me ne renda conto e prima di poggiare sul tuo fianco né riprendo il controllo e la dirigo verso il tuo volto. Ti accarezzo il viso e poi stavolta di mia volontà mi avvicino e ti bacio con tanti piccoli baci sul volto e sulle labbra che sfioro con le mie finché tu apri gli occhi e mi guardi e mi dici: “Il più bel risveglio della mia vita”.

Ci baciamo come solo noi sappiamo fare e poi ti accorgi della mia erezione.

“Ma due volte ieri sera non ti è bastato che sei appena sveglio e già è sull’attenti?”

Rido.

“La mattina non è solo voglia di te” .

Mi alzo e vado a fare pipì, nel frattempo approfitto del bidè per darmi una rinfrescata. Torno a letto e tu ti sei riaddormentata. La sera prima abbiamo fatto l’amore e io sono venuto due volte come hai detto tu prima, ma tu almeno sei/sette volte almeno. Mi sdraio accanto a te e ascolto il tuo respiro. Guardo il tuo viso e penso che ti amo da impazzire. Mi addormento pure io.

Mi svegli tu stavolta baciandomi e appena apro gli occhi mi dici ciao amore mio è bellissimo guardarti dormire anche se qualcuno non sembra voglia dormire. Sul momento preso dal sonno non capisco a chi ti riferisci ma non appena la tua mano raggiunge la mia minchia mi rendo conto che ho una discreta erezione che tu menandola la fai diventare totale.

“Sei il mio porcellino e non smetterei mai di baciarti” mi dici.

Io ti tiro a me e ti bacio con passione e tu rispondi altrettanto. Raggiungo il tuo sticchio e comincio a sgrillettarti. Ci masturbiamo vicendevolmente mentre continuiamo a baciarci. Poi ti stacchi dalle mie labbra e scendi verso il mio petto mi baci i capezzoli e poi continui a scendere fino ad arrivare alla mia minchia che adesso è dura come l’acciaio e inizi a spompinarmi come solo tu sai fare. La tua bocca mi regala sensazioni meravigliose poi mi dici passami il giochino sotto al cuscino. Il vibro è carico di batteria e quindi non appena te lo appoggi sul grilletto hai un piccolo sussulto e un gemito mi fanno capire che hai trovato il punto giusto dove più ti piace. Continui a succhiare la mia minchia fino a che la cappella si è ingrossata e poi ti stacchi e mi dici adesso scopami. Io non aspettavo altro e ti faccio salire su di me e ti metto dentro la minchia nello sticchio che è caldo e bagnato dal lavoro del vibratore. Inizi a cavalcarmi e io nel frattempo ti prendo le minne tra le mie mani e ti lecco e succhio i capezzoli. In meno di un paio di minuti mi annunci che stai per venire e allora io inizio a spingere a tutta minchia e tu ansimi.

“Siiiiiiiiiiiii, siiiiiiiiiiiii, cos, così che sto godendo, sto godendo, vengoooooooo, vengoooooooo, vengoooooooo” e godi sulla mia minchia.

Ti abbassi su di me e io ti bacio sul viso e poi tu mi chiedi come può essere che ti faccia godere subito. E io ti rispondo che sentirti godere è la cosa che mi piace di più al mondo. Ti lascio riprendere dall’orgasmo e poi ti faccio stendere e mi metto a cavallo sul tuo seno e metto la mia minchia tra le tue minne e ci facciamo una spagnola che tu fai diventare meravigliosa con la tua lingua che lecca la cappella appena esce un pochino tra le tue minne.

“Aspetta che ho una sorpresa”.

Ti alzi vai verso l’armadio e prendi la tua borsa. Né tiri fuori un pacchettino e io curioso.

“Che cos’è?”

“Aprilo”.

Eseguo l’operazione di apertura del pacchetto e dentro trovo uno strapon con due peni,uno più piccolo e uno più grande. Ti guardo e tu capisci che sono perplesso. Mi dici che vuoi provare una doppia penetrazione. Se volevi sorprendermi ci sei riuscita. Mi fai indossare lo strap-on appena sopra la vita in modo che la mia minchia sia sotto e la piccola minchia che ho montato sia più alta, che arrivi all’altezza del tuo culo. Ti metti a pecora e mi passi il lubrificante. Ne verso una buona quantità sul tuo buchetto e con un dito inizio a spingerlo dentro così da far rilassare la parte. Per qualche minuto continuo a versare lubrificante e entrare e uscire il dito finché scorre dentro senza problemi. Ti metto la minchia dentro lo sticchio e inizio a scoparti e continuo a spingere dentro il tuo culo sempre il dito. Tu nel frattempo hai preso il vibratore e te lo sei poggiato sul clitoride.

“Siiiiiiiiiiiii, che meraviglia, così amore”.

Poi mi dici prova a incularmi con lo strapon. Mi fermo e posiziono il piccolo cazzo che mi hai fatto montare sul buchino e lo spingo piano piano. Non è tanto più grosso di due dita e il lubrificante aiuta non poco a farlo scivolare dentro senza che tu senta grossi fastidi. Io ne avverto la presenza dato che il tuo sticchio è diventato più stretto. Ti faccio abituare alla sua presenza e ti chiedo quando posso muovermi. Tuttavia sei tu che inizi a muoverti lentamente e io ti lascio fare finché non mi dici:

“Adesso amore scopami e inculami contemporaneamente”.

Mi muovo con lentezza finché non sento che entrambi i cazzi che hai dentro scivolano facilmente e tu ansimi.

“Siiiiiiiiiiiii, così, così, siiiiiiiiiiiii, è bellissimo, mi sento piena come una troia”.

“Sì amore sei la mia troia” e aumento il movimento delle due minchie che ti sto scopando e inculando insieme. La doppia penetrazione ti sta facendo godere tantissimo, in più c’è il vibratore sul clitoride.

“Sto godendo, sto godendo sono una troia, sono una troia, siiiiiiiiiiiii, vengoooooooo, vengoooooooo, vengoooooooo!” e godi urlando e squirti un pochino, io non resisto più.

“Sì troia, god, godi che sto sborrando, vengooooooo, vengoooooooo, sborroooooo, sborroooooo” e veniamo insieme.

Alla fine ti accasci sul letto e mi trascini dietro a te. Ci mettiamo di lato e mi dici di uscire; mi stacco da te.

“Mi brucia un pochino il buchetto ma ho goduto tantissimo”.

“Più tardi facciamo viceversa” ti dico io e tu mi guardi.

“Vedremo”.

Poi ci facciamo la doccia dopo un’oretta abbondante e andiamo a pranzo. La colazione siamo stati noi due l’uno per l’altra. Il weekend è lungo e si prospetta bellissimo.

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