Dominazione

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Categorie: Dominazione, Etero
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Il rapporto con Marco virò una mattina verso un gioco erotico di dominazione, anche se Stefania per ora non voleva farsi chiamare schiava, ma solo sottomessa o sub.

Stefania in una sola mattinata riusci a farsi chiamare da Marco con tutte le parole che non amava cioè zoccola, troia, puttana, vacca e ad ognuna di esse si eccitò moltissimo.

Naturalmente, queste parole le usava solo con lui, non aveva rapporti di questo genere con nessun altro.

Il marito non avrebbe capito, come lei si potesse eccitare a farsi chiamare in maniera così scurrile e umiliante.

In realtà, non lo capiva neanche lei, ma così era, mentre Marco si eccitava quando lei lo chiamava padrone.

Padrone, sì, vista la sua poca esperienza ci stava che qualcuno le dovesse insegnare i segreti del piacere sessuale, dell’erotismo.

Era molto ignorante in tal senso, anzi ignorante e basta è più esatto dire.

Quella mattinata, lei si era eccitata molto: lui le aveva mostrato il cazzo, lei nulla perché aveva il ciclo. Però non si trattava solo delle foto, era quello che si dicevano che la faceva eccitare come non mai, tant’è che si era sentita bagnata ulteriormente, nonostante il ciclo.

Lei aveva scoperto che si eccitava moltissimo a chiamarlo padrone.

Ma cosa si dicevano Stefania e Marco? Loro si dicevano cose scontate tipo che lei voleva leccare e prendere in bocca il suo cazzo, che lo voleva nella fica bagnata.

Inoltre, lui voleva sverginare il suo culo. I due avevano scoperto di non abitare lontanissimo, ma doveva spostarsi lei e ripetiamolo era un problema.

Lei era molto tentata come abbiamo già detto.

Il giorno dopo lei rimase male quando a freddo la chiamò puttana, visto che, lei l’aveva chiamato padrone. Stefania non sapeva ancora se il gioco le piaceva fino in fondo, se le piaceva cioè essere umiliata a parole, essere comandata. Infatti, lui le aveva detto che era una sottomessa sui generis, visto che, non obbediva all’ordine di andare a casa sua, per farsi montare da lui.

Ma lei era sposata, non si spostava perciò come avrebbe giustificato un viaggio di due o tre giorni con il marito?

Il padrone Marco considerava suo marito la ragione più insignificante di tutte.

Stefania, a lui, non l’aveva detto, ma era rimasta male, quando lei alla domanda “perché lei con tutte le donne che esistono al mondo” , lui aveva risposto che non pensava a sposarla, ma solo ad abusare di lei perché era quello, di cui, a suo dire, aveva bisogno.

Stefania aveva risposto che aveva paura di sentirsi da schifo dopo quei giorni di sesso, non a causa del marito, ma perché nella realtà non si sente porca, non si vede a fare certe cose come ad esempio un pompino o l’anale, anche se le desidera moltissimo.

Era frenata dalla paura o forse era perchè si vedeva come una donna seria, perbene, che non faceva quelle cose o se le faceva, le faceva solo con il marito.

Marco le rispose che non poteva essersi legata da uno, cioè lui, che stava a centinaia di chilometri di distanza dietro lo schermo di uno smartphone. Inoltre, Marco le scrisse che ogni giorno lo doveva cercare lei.

Doveva decidere se continuare a giocare con lui o smettere e continuare con i loro veri nomi oppure mollarlo in maniera definitiva. Se lo avesse fatto, sarebbe stato perché ancora una volta avrebbe prevalso, come al solito, nella sua vita, la paura.

Stefania sapeva che il gioco le piaceva moltissimo, che la faceva eccitare di brutto. Non credeva che le piacesse essere umiliata a parole.

Lei si rendeva conto di non essere totalmente una sottomessa, non avrebbe mai fatto le cose che aveva letto nella seria “La chat” su Erhotica.it.

Quelle cose erano troppo forti per lei, tipo farsi un clistere, invece la donna protagonista del racconto si era eccitata moltissimo.

Marco, il padrone, aveva detto che stava sperimentando di giorno in giorno ed era proprio così. Allora perché il giorno prima le era piaciuto tutto compreso essere chiamata zoccola?

Stefania aveva una gran confusione in testa, non la poteva aiutare nessuno in una decisione del genere.

Lei con il gioco si divertiva, ma forse lo intendeva solo come gioco erotico, per il resto del tempo, forse avrebbe voluto ritornare ai loro nomi di battesimo.

In questo modo, lei pensava che Marco non l’avrebbe considerato un vero e proprio rapporto tra padrone e sottomessa.

Scritto da:

2 commenti

  1. slap
    05/10/2022
    17:27

    mmmmm……ci lasci con le mani….in mano??? Continuaaaaaa!!! 🙂

  2. linda
    06/10/2022
    09:44

    Il bensevito :”Perchè con tutte le donn ch sistano al mondo, lui aveva risposto che non pensava sposarla , ma solo ad abbusare di lei perchè era quello , di cui , a suo dire , aveva bisogno “

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