Notte folle con Babbo Natale

Categoria: Etero

“Caro Babbo Natale, ti starai chiedendo come mai una ragazza di quasi vent’anni ti scriva una letterina. In effetti sono un po’ cresciuta per queste cose, ma so che esisti, ti ho visto coi miei occhi lo scorso Natale! Quindi per questo Natale vorrei avere la possibilità di conoscerti in modo vero, in modo veramente approfondito, oserei dire quasi intimo. Credi di poter realizzare il mio desiderio? Con affetto, Giada.”.

So cosa state pensando! Questa Giada è proprio pazza. Eppure ha spedito veramente questa letterina di Natale al Polo Nord e, cosa ancora più incredibile, Babbo Natale l’ha letta davvero.

Com’è che si dice? Il mondo è bello perché è vario! Possiamo dire che è il detto più azzeccato della storia. Questo perché, anche se impensabile, sono moltissime le letterine di vario genere che arrivano al villaggio di Babbo Natale: ci sono le classiche lettere dei bambini, lettere dei genitori e ci sono anche lettere di ragazzi, ragazze e adulti che non chiedono proprio dei balocchi per i propri figli o amici. Alcuni si sfogano insultando il vecchio barbuto, altri fanno richieste strane come vincere la lotteria, altri ancora chiedono che i loro desideri erotici vengano realizzati. E per secoli Babbo Natale si è limitato a portare regali solo ai bambini che davvero se lo meritavano. Almeno questo è quello che faceva il vecchio Babbo Natale. Quello che molti non sanno, è che nella storia ci sono stati molti Babbi Natale, non credevate davvero che ci fosse un solo vecchio barbuto di mille e passa anni, vero!? Da quest’anno c’è un nuovo Babbo al Polo Nord e al suo primo Natale ecco cosa ha fatto…

E’ la vigilia di Natale. Sono circa le 12, quando il campanello della casa di Giada suona. La ragazza va ad aprire e si ritrova davanti un curioso esserino alto poco più di un metro, orecchie a punta e dei curiosi vestiti verdi. Un elfo.

         E: Signorina Giada?

         G: Sì, sono io!

         E: Babbo Natale ha accolto la sua richiesta. Mi segua.

La ragazza incredula segue il curioso amico dalle orecchie a punta in una via isolata. Entrano in una porta che Giada giura sia comparsa dal nulla e si ritrovano in men che non si dica al villaggio di Babbo Natale, proprio al Polo Nord.

         G: Signor Elfo, dove mi sta portando?

         E: Signorina Giada, lei è stata scelta per fare l’assistente di Babbo Natale per questa notte. Converrà con me che è necessario indossare degli abiti adatti all’occasione.

La giovane fa un cenno con la testa. L’elfo la porta in una sorta di spogliatoio. Qui la fa spogliare e la lava. Giada è in imbarazzo, ma non ha il coraggio di dire di no a quel gentile elfo. Ora è nuda sotto un getto d’acqua calda e con le mani dell’esserino che le insaponano il corpo, prima la schiena e poi il piccolo seno. Abbandona poi la seconda di Giada per dedicarsi al piatto ventre e al suo monte di venere completamente depilato. Infine, dopo aver terso le sue sode natiche, il giovane elfo scende lungo le sue belle gambe da atleta.

Giada viene asciugata con premura e indossa gli abiti preparati appositamente per lei. Una mini gonna in feltro rosso con gli orli di lana bianca e un top dello stesso materiale. Un cappello natalizio e degli stivali rossi a gamba alta. Il tutto indossando un paio di mutandine rosse e un reggiseno dello stesso colore.

Con questo nuovo outfit, la giovane viene portata al cospetto di Babbo Natale. Un vecchietto simpatico, con tanto di pancione, barba lunga e bianca e anche i curiosi occhiali a semicerchio che ogni tanto si vedono nei film di Natale.

Nel breve discorso che hanno, Giada intende che andrà con lui sulla slitta intorno al mondo. Lo aiuterà a portare i regali e intanto faranno conoscenza.

Così in effetti avviene e Giada è la ragazza più felice del mondo, Babbo Natale le racconta del suo passato, di cosa faceva prima di diventare Santa Klaus…

Finito il giro i due tornano con la slitta al Polo Nord. Sono nella rimessa, insieme a tutte le renne e Giada confessa qualcosa a Babbo Natale.

         G: Manca solo una cosa per rendermi la ragazza più felice del mondo!

         B: Cosa, mia cara?

         G: Nella lettera io le ho scritto che volevo conoscerla in modo quasi intimo… ecco io toglierei il “quasi”.

         B: Ti ho portato sulla slitta tutta la notte…

         G: Lo so, sono troppo egoista nel chiederle un ultimo regalo?

         B: Mia cara, Babbo Natale porta i regali ai bambini buoni. Da quello che so, tu non sei né una bambina né tantomeno buona. Pensavi davvero che ti avrei portata in giro sulla slitta senza avere niente in cambio?

         G: Se le cose stanno così, non avrà problemi a prendersi la sua ricompensa per questa stupenda notte.

Un sorriso lussurioso compare sulla faccia di Giada, che in un attimo resta con indosso solo l’intimo rosso e quegli stupendi stivaloni.

         B: Una faccia così angelica. Degli occhi così azzurri e innocenti. Eppure il tuo animo focoso sta tutto in quei tuoi capelli rossi!

La ragazza si fionda addosso al vecchio e lo bacia appassionatamente. Il viso della giovane trova le labbra di Klaus in mezzo alla folta barba bianca. Le sue mani slacciano la cintura del vecchio. Senza staccarsi dalle sue labbra spoglia Babbo Natale. Una volta slacciate le brache si abbassa lentamente, baciando il pancione del vecchio. Arrivata sotto la cintura nota con piacere che il Buon Klaus ha una notevole attrezzattura, non tanto in lunghezza, quanto in larghezza. Un bel manganellone carnoso. Lo fissa per qualche secondo e poi lo accoglie nella sua bocca golosa. Lo risucchia vorace. Si lancia in uno spettacolare pompino. Babbo Natale afferra i capelli rossi della ragazza e detta il ritmo degli affondi, spingendo quella grossa nerchia fino in gola alla giovane ninfomane.

Quasi al limite allontana la ragazza dal suo membro.

         B: Resta con solo gli stivali!

La ragazza libera le sue tettine e la sua bella figa rasata. I due si sdraiano nel fieno delle renne e il vecchio la fa sedere sulla sua faccia. Inizia a leccarla e gli umori di Giada impregnano i baffi e la barba bianca di Klaus. Ben presto la giovane raggiunge un potente orgasmo che riversa altri succhi nella bocca assetata di Babbo Natale. Cambio di posizione. Ora la nerchia di Babbo Natale sta bussando alla porta del paradiso di Giada. Un primo affondo fa urlare la ragazza. La larghezza di quel membro è davvero notevole. L’attrito con le pareti interne della vagina e delle labbra mandano in estasi la giovane. Lei è sopra. Lo sta letteralmente cavalcando. Prima lentamente. Lascia che gli affondi le allarghino la figa lentamente, si assapora ogni centimetro di quella penetrazione. Poi quando sente l’eccitazione diventare irresistibile inizia a cavalcarlo con foga. Affondi veloci la sconquassano e le mandano continue scosse di piacere che dal suo centro del piacere si diffondo ovunque nel suo corpo. Raggomitola addirittura le dita dei piedi negli stivaloni in preda a continui orgasmi. La miglior scopata della sua vita e la sta avendo con Babbo Natale.

Il ritmo aumenta e Klaus non resiste più scaricando dentro il suo utero abbondanti fiotti di sperma caldo, proprio in concomitanza con l’ultimo forte orgasmo di Giada.

Si toglie da sopra il vecchio, pulisce il suo cazzo con la lingua e ingoia i pochi residui di sperma che non sono rimasti dentro di lei. La nerchia di Babbo Natale non accenna a sgonfiarsi.

         B: Sei già stanca?

Giada sorride. Si mette a quattro zampe e invita Klaus a penetrarla analmente. Sente la panciona appoggiarsi alla sua schiena, ma il vero dolore arriva dopo. Non è la prima volta che viene penetrata analmente, ma la larghezza del Babbo è un problema a cui non aveva pensato. Se ne accorge subito quando Klaus le infila tutto il cazzo in culo con un colpo netto e forte. Lei sente un dolore atroce, come se le si stesse lacerando la carne. Le scendono alcune lacrime. Il vecchio rimuove il suo membro. Sputa sul buchino della ragazza e la saliva magica di Klaus sistema la situazione.

         B: Come nuovo!

         G: Grazie! Ora spaccamelo di nuovo!

Sembra indemoniata. Babbo Natale le scopa con foga il culo e lei gode come una matta. Rivoli di umori le colano lungo le gambe. La sua figa è un lago e il suo culo va a fuoco. Le piace da impazzire. All’apice del piacere il vecchio estrae il cazzo dal culo e lo affonda di forza nella sua figa fradicia. Giada ha un orgasmo incredibile, mentre lui ancora una volta le inonda l’utero di seme caldo e abbondante.

È sfinita. Ha solo la forza per pulire un’ultima volta il membro di Babbo Natale con la lingua e poi cade addormentata.

Giada si risveglia la mattina di Natale. Il pigiama e le lenzuola sono fradici. Ricorda perfettamente tutto, ma si chiede se in fondo sia stato solo un bellissimo sogno o se la sensazione interiore che ha è vera. Ha sognato o effettivamente nella sua pancia il seme di Babbo Natale si sta adoperando per portarle un regalo inaspettato?

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Cosa dire di me? Sono uno scrittore amatoriale. Amo il genere dominazione, ma non disdegno tutto ciò che può essere interessante e coinvolgente. Se hai una storia da raccontare, ma non sai come farlo... scrivimi e troveremo un modo insieme! sono su Facebook come Canta Storie e alla mia mail Cantastoriedal28@gmail.com

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