Paolo

Categoria: Etero
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Dovevamo fermarci solo una notte in quel paesino, allora con il nostro gruppo di amici, decidiamo di adattarci e per una notte risparmiare sulle camere.

Noi capitiamo in una tripla con Paolo. Lo conosciamo da sempre non è un problema dividere la camera o farsi vedere in mutande.

Dopo cena, stanchi, ognuno va nella propria camera.

“Come ci organizziamo per il bagno?”

“Vado io!”

“No prima le ragazze”

Ma io mi sono già infilato in bagno!

Mentre mi aspettate avete acceso la tv e vi sento discutere di politica guardando una trasmissione delle tante. Ti lascio il posto in bagno e mi infilo sotto le coperte. La discussione continua, si parla bene con Paolo.

Quando esci dal bagno hai addosso solo la canotta che usi per dormire, il tuo seno abbondante si muove libero e rischia di uscire ad ogni passo, mentre le tue chiappe sono appena coperte, sei in imbarazzo sotto il suo sguardo attento e ti infili veloce sotto le coperte. Ma lui non si è perso un particolare, ha guardato le tue gambe lunghissime entrare sotto le lenzuola, ha visto il tuo seno ballonzolare nel sistemarti …

Dopo qualche momento di silenzio continuiamo le nostre chiacchiere, ti sei messa su un fianco verso di lui dandomi così la schiena. Mi estranio dalla discussione guardando la linea della tua schiena dei tuoi fianchi, quanto adoro le tue curve. Prima Paolo ti ha dato una bella squadrata, chissà ora se vede qualcosa, la coperta è scesa e non ti copre del tutto, chissà se vede parte del tuo seno, io non lo vedo ma so che con questa canottiera cerca sempre di scappare fuori, chissà se è eccitato come lo sono io. Inizio ad accarezzarti lentamente la schiena e le chiappe.

Fai finta di nulla ma piano piano ti sciogli, lo sento da come muovi impercettibilmente il tuo corpo, lo sento da come mi cerchi. Ti sistemi, mi agevoli il percorso, la mie mani sempre più impertinenti, sentono che sei bagnata. Come diavolo fai a continuare a parlare e seguire la tv? Io fatico a ricordarmi che non siamo soli… No non è vero lo so benissimo e questa cosa mi eccita da matti, mi abbasso le mutande e tiro fuori l’uccello, te lo appoggio alle chiappe, ti faccio sentire quanto è gonfio, quanto è caldo. Gradisci e ti strofini contro di me, lentamente. Ma quando ti scosto le mutande e punto l’uccello verso di te ti irrigidisci, sto esagerando, non vuoi. Ma sei bagnata, un lago, io sono duro da fare male, spingo. Lo faccio lentissimamente, per non farmi vedere, ma così lo senti tutto avanzare lentamente dentro di te. Fai finta di seguire con attenzione la trasmissione, ma ti sento che tremi mentre mi accogli dentro di te. Sono fermo ma tu sei comunque in difficoltà, Paolo ti parla ma fatichi a tenere il discorso, fingi di essere stanca, sbadigli. Allora inizio piano piano a muovermi, mi piace questo gioco e tu vuoi rovinare tutto!? Faccio avanti e indietro, ma molto, molto, lentamente ma tu inizi davvero a non capire più nulla. Non rispondi quasi più a Paolo che decide di andare, finalmente, in bagno a prepararsi per la notte.

Appena chiude la porta del bagno inizio a darti dei colpi forti e profondi, tu mordi il cuscino, ma quando sentiamo l’acqua della doccia accendersi non abbiamo più freni.

Scalcio le coperte e ti metto a quattro zampe, ti prendo con forza da dietro, il letto cigola, tu mugoli, sempre più forte fino ad esplodere in un urlo che cerco di coprire mettendoti una mano sulla bocca, mentre esplodo dentro di te.

Ti accasci sul letto.

Sono durato davvero poco ma caspita quanto ero eccitato. Mi accorgo che non si sente più il rumore della doccia, avrà sentito!? Guardo il tuo corpo seminudo e soddisfatto, il mio seme che ti cola tra le gambe e ti sporca le mutande, un seno fuori dalla canotta, ti bacio e ti copro con la coperta, un attimo prima che Paolo esca dal bagno.

“Era davvero stanca”

“Si dorme già”

Paolo si mette nel suo lettino e ci mettiamo a dormire.

Durante la notte mi sveglio per andare in bagno, non abbiamo chiuso bene le tende ed entra la luce del lampione sulla strada, è caldo, cerco di orientarmi, arrivo tranquillamente al bagno. Al ritorno ti guardo dormire, sei bellissima, hai un sorriso dolce, quasi soddisfatto, ti sei girata nella notte sei a gambe e braccia larghe, come al solito mi avevi confinato in un angolo del lettone, hai scalciato le coperte, la canotta è tutta arravugliata, hai un seno fuori, la pancia nuda. Sei davvero uno spettacolo erotico, quel seno così grande, invitante, viene voglia di accarezzarlo, stringerlo, baciarlo, sono nuovamente eccitato, mi avvicino e noto sulla pelle i segni del mio seme, come ho fatto a sporcare pure il seno e la canotta?! Le mutande nere hanno delle vistose macchie. È tanto però, ho fatto io tutto questo? Ma quanto ne avevo? Mi accarezzo l’uccello lentamente e guardo verso Paolo, per controllare che dorma. Ronfa leggermente a pancia su è a torso nudo, ha sempre avuto un gran fisico, mi viene da sorridere, vedendo che dorme con una mano infilata nei boxer, ma noto anche che oltre alla mano si intuisce qualcosa di molto importante…

Decido di rimettermi a dormire, mentre chiudo gli occhi penso che forse avrei dovuto coprirti, mentre mi viene un dubbio che non riesco ad afferrare del tutto, ma è così caldo e ho così sonno…

Scritto da:

Mi piace scrivere racconti erotici in cui mischio realtà e fantasia, hai letto un mio racconto? fammi sapere cosa ne pensi, consigli e critiche sono ben accette.

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