Prologo

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Categoria: Etero
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C’eravamo lasciati con la scoperta che Francesca, la mia prima moglie, timida e poco incline alla trasgressione, aveva stretto amicizia con la mia prima amante, Andrea, aggressiva, una tigre del materasso, una bisessualità esplicita tendente alla omosessualità. E andò a finire che, la timida Francesca e la aggressiva Andrea, si misero insieme e mi estromisero dalla loro vita.

Un ménage à trois diventato in breve un rapporto stretto ed esclusivamente femminino.

E rimasi da solo.

Sono passati dieci anni da quel giorno in cui le scoprii a baciarsi, i corpi nudi ed unti dall’olio abbronzante, i sessi depilati ed oscenamente rigonfi ed i seni con i capezzoli che si ergevano tesi a manifestare una selvaggia quanto primitiva eccitazione. Avrei dovuto capire che prima o poi il trio sarebbe diventato un duo e che sarei uscito perdente da quella relazione anomala.

Arrivò il giorno in cui trovai i miei abiti, le camicie con le cifre e le cravatte di Marinella, le giacche di cachemire e di fresco di lana, i miei preziosi computer con tutti i miei progetti, le mie carte, insomma, tutte le mie cose perfettamente ordinate e rigorosamente impacchettate, pronte ad essere portate via, maniacalmente impilate in garage.

Non una parola di preavviso, né una spiegazione.

“Da stasera non abiti più qui. Domani sarai contattato dall’avvocato Frescobaldi per la separazione. Sappi che voglio il divorzio. Non ti chiederò nulla di più della casa, dell’auto e dell’uso concordato della villa a Santo Stefano. Puoi tenere la multiproprietà in Sardegna, anche se me l’ha regalata mamma, ed usarla come vuoi, ma dovrai metterti d’accordo con i figli. Tanto lo sai che c’è spazio per dieci persone, non credo avrai problemi a convivere con i ragazzi ed i loro amici. Il cane lo tengo io fino a che non trovi un posto decente dove stare; poi, lo potrai prendere quando vuoi ma voglio poterla tenere almeno tre mesi all’anno. Quanto ai figli, sai che dovrai farti carico delle spese di istruzione e sanitarie, ma a Luca mancano solo sei esami alla laurea e Sophia sta finendo il master, già lavora ed è quasi autonoma. L’assicurazione sanitaria te la passa l’azienda, per cui direi che per questo non c’è problema. Non mi hai fatto nulla di male, non ti addebito nulla, ma non posso più rimanere legata a te con un vincolo legale. La mia vita è con Andrea.”

Non ebbi modo di controbattere, totalmente annichilito dalla notizia che mi era arrivata tra capo e collo.

Era un po’ di tempo che non eravamo più né coppia né trio. Ero stato estromesso dai loro giochi, complice un lieve infarto che mi aveva colpito due anni prima e che mi aveva fatto smettere, come suggerito dall’amico Prof. Paolo Ricagli, primario di Cardiologia al S. Andrea di Roma, tutti gli eccessi a cui ero abituato. Basta fumo, basta vino, niente più goccetto di Oban la sera, niente più Cialis per erezioni semi-perenni, niente più sesso sfrenato.

Ed un trasferimento temporaneo in Giappone a Tokyo, sede della Casa Madre dell’azienda di cui ero divenuto il direttore dei laboratori software di tutto il mondo, mi aveva obbligato ad un’assenza forzata per oltre sei mesi, lontano da casa, dalla famiglia e dalle amicizie. Non bastavano le lunghe ma non frequenti chiamate in videoconferenza con Skype, anche perché otto ore di fuso orario non facilitavano di certo la comunicazione: le otto di sera a Roma erano le quattro del mattino a Tokyo, troppo presto per svegliarmi tutti i giorni quando la sera chiudevo la luce alla mezzanotte locale e la mattina alle 8 dovevo essere in ufficio con l’autista che mi passava a prendere alle 6:30. Giusto la domenica pomeriggio potevo concedermi un po’ di tempo, quando a Roma erano le dieci di mattina ed ero certo di trovare qualcuno a casa, spesso ancora nel sonno.

Tornai da Tokyo con tanta stanchezza ma con una promessa da parte del management che non mi avrebbe più spostato se non per qualche breve trasferta a Londra, Monaco e Madrid, le altre sedi europee, oltre a Roma e Milano, dei laboratori di cui ero a capo. E con un aumento di stipendio vertiginoso, tale da tranquillizzarmi per il futuro mio e dei miei. E comunque, non è che avessi modo di usare tanta agiatezza: trasferte pagate, poco tempo libero per spendere, solo i costi di gestione delle abitazioni e l’argent de poche per i figli, peraltro lautamente sovvenzionati dai nonni materni e dalla mamma che non lesinavano loro un euro, visto che se li strameritavano per l’ottimo rendimento universitario e per il loro ammirevole spirito di iniziativa e desiderio di autonomia che li rendeva quasi indipendenti economicamente; Luca aveva seguito le mie orme e sviluppava app di successo, Sophia aveva trovato lavoro in un’azienda di apparati radiologici e poteva permettersi quasi tutto ciò che desiderava con il suo stipendio e le provvigioni.

Tutto ciò avrebbe reso felice qualsiasi uomo: una moglie ricca di suo e brillante chirurgo estetico, due figli intelligenti, bravi, pieni di iniziativa e con un futuro radioso, un cane devoto, un’amante ex-top model condivisa con la moglie, assieme ad una posizione solida faticosamente e, immodestamente, raggiunta solo per meriti personali.

Ma ecco che il mio microcosmo all’improvviso crolla, si sfalda. Le certezze vengono meno, i punti di riferimento si fanno più labili, gli obiettivi sfuocati e, ad un tratto, lontani e irraggiungibili.

Occorre ricominciare da capo.

Nella raccolta:

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Scritto da:

Mi piace raccontare di me e delle mie storie, anche del lato erotico che le ha pervase. Ma racconto anche della mia vita, dei miei amori, delle mie passioni, dei miei dolori.

4 commenti

  1. parolealvento.97
    17/07/2023
    09:59

    Ciao Paolo!
    Ho quasi terminato “Quell’estate in Grecia” (mi manca la terza e la quarta parte della serata in terrazza e gli ultimi due capitoli), però ho iniziato in parallelo a leggere anche questo racconto. 🙂

    1. 18/07/2023
      14:45

      Grazie PAV.
      Spero gradirai.

  2. Emi
    19/07/2023
    15:16

    Sto leggendo anche io 🙂 si capisce che sei bravo e hai talento

  3. TT
    26/07/2023
    06:10

    Il prologo sembra interessante, adesso passo al resto!

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