Sonetto V

Mettimi un dito in cul, caro vecchione,
E spingi il cazzo dentro a poco a poco;
Alza ben questa gamba e fà buon gioco
Poi mena senza far ripetizione.

Che per mia fè quest’è il miglior boccone
Che mangiar il pan unto presso il foco,
E s’in potta ti spiace, muta loco
Ch’uomo non v’è che non sia buggerone.

In potta t’el farò per questa fiata
E in quest’altra, e n’ potta e n’cul il cazzo
Mi farà lieto, e tu lieta e beata.

E chi vuol esser gran maestro è pazzo,
Ed è proprio un uccel perde giornata
Chi d’altro che di fotter ha solazzo.

E creppi in un palazzo
Ser cortigian, e aspetti ch’il tal muoja,
Ch’io bramo per me sol trarme la foja.

Nella raccolta:

La più celebre raccolta di poesie erotiche della letteratura italiana. I Sonetti Lussuriosi sono stati pubblicati da Pietro Aretino nel lontano 1526 e testimoniano quanto la voglia di sane scopate abbia contribuito al Rinascimento italiano.

Scritto da:

Nacqui ad Arezzo nell'anno in cui Colombo scoprì l'America e fui fra i più grandi poeti del Rinascimento italiano. Tuttavia, a causa della licenziosità delle mie opere, pochi di voi hanno avuto il privilegio di studiarmi sui banchi di scuola. Prendo dunque ora la parola, animato dagli editor di Erhotica, per divulgar a voi moderni l'arte raffinata con cui racconto ogni scopata

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