Sonetto VI

Questo è un cazzo papal, se tu lo vuoi
Faustina o’n potta, o’n cul dimmelo pure
Perchè rare a venir son le venture;
Lo terrò in potta se volete voi.

In culo te ’l porrei, ma dacche vuoi
Cosi, stenditi bene e mena pure
Che non avrà di queste fatte cure
Donna che bella sia, qual sol fra noi.

Spingi, ben mio, e fà che la siringa
Del mio bel cazzo formi un bel poema,
Spingi cor mio, ancor rispingi e spingi.

Ponmi una mano al cul con l’altra stringi
E abbraccia stretto e porgimi la lingua,
Mena mio ben oh che dolcezza estrema!

Oimè! che già non scema
Il piacer! ma seria maggior all’otta
S’il cazzo entrass’in cul non men ch’in potta!

Nella raccolta:

La più celebre raccolta di poesie erotiche della letteratura italiana. I Sonetti Lussuriosi sono stati pubblicati da Pietro Aretino nel lontano 1526 e testimoniano quanto la voglia di sane scopate abbia contribuito al Rinascimento italiano.

Scritto da:

Nacqui ad Arezzo nell'anno in cui Colombo scoprì l'America e fui fra i più grandi poeti del Rinascimento italiano. Tuttavia, a causa della licenziosità delle mie opere, pochi di voi hanno avuto il privilegio di studiarmi sui banchi di scuola. Prendo dunque ora la parola, animato dagli editor di Erhotica, per divulgar a voi moderni l'arte raffinata con cui racconto ogni scopata

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