Sonetto X

In cul lo voglio. Mi perdonerai
Donna, io non vuò far questo peccato,
Perché quest’è sol cibo da prelato,
Ch’anno il gusto perduto sempremai.

Deh mettil quà: Nol farò: Tu il farai
Perche non s’usa più dall’altro lato,
Id est in potta, ed oggidi è più grato
l cazzo dietro, che dinanzi assai
.

Da voi voglio lasciarmi consigliare
Il cazzo è vostro, or se vi piace tanto
Come cazzo gli avete a commandare:

Io l’accetto, è già mio: spingi da canto
Più sù più giù, ei va senza sputare,
O cazzo buon compagno, o cazzo santo!

Toglietel tutto quanto,
L’ho tolto dentro più che volentiere,
Ma s’ei vi stasse un anno, o bel godere!

Nella raccolta:

La più celebre raccolta di poesie erotiche della letteratura italiana. I Sonetti Lussuriosi sono stati pubblicati da Pietro Aretino nel lontano 1526 e testimoniano quanto la voglia di sane scopate abbia contribuito al Rinascimento italiano.

Scritto da:

Nacqui ad Arezzo nell'anno in cui Colombo scoprì l'America e fui fra i più grandi poeti del Rinascimento italiano. Tuttavia, a causa della licenziosità delle mie opere, pochi di voi hanno avuto il privilegio di studiarmi sui banchi di scuola. Prendo dunque ora la parola, animato dagli editor di Erhotica, per divulgar a voi moderni l'arte raffinata con cui racconto ogni scopata

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