Trattativa tra donne.

Per chi non lo ricordasse Hanne Emporos era la prima dama di Lady Elen, un graziosa ragazza proveniente da un ricca famiglia di mercanti. Il mio rapporto con lei era molto intimo – ricorderete l’esperienza nel bagno – e per questo motivo mi tornava utile nella gestione delle bevande, soprattutto alcoliche. Se nessuno dei locandieri voleva vendere a noi per via della nostra indipendenza da Kero, allora avremmo acquistato la merce direttamente dai mercanti. Ovviamente, il boss della città intermedia controllava anche la vendita diretta e qui la mia Hanne poteva tornarmi molto utile. Scrissi una lettera che consegnai direttamente a Linda prima della partenza verso la tenuta della famiglia Emporos.

Hanne era una ragazza di vent’anni e sin da piccola era stata scelta come compagnia per la duchessa. Le cose dopo la mia liberazione però erano andate a complicarsi. Lady Elen era gelosa del mio rapporto con Hanne e l’aveva allontanata dalla tenuta. L’unica soluzione per la giovane mercante era quindi di tornare nella casa di famiglia dove aveva affiancato il padre ormai avanti con gli anni nel mercanteggiare.

Linda indossava un abito sobrio, comprato appositamente per l’occasione. Nella lettera parlavo chiaramente delle mansioni della matrona, ma le apparenze con la famiglia Emporos andavano mantenute. La donna aveva optato per un abito sbracciato viola che risaltava con il rossetto scuro che portava sulle labbra. Le abbronzate braccia di Linda erano coperte fin sopra i gomiti da dei lunghi guanti dello stesso colore del vestito, e i folti capelli scuri erano coperti da un elegante cappello anch’esso viola.        

         «Prego, madame. La signorina la attende nel salone.».

Una domestica fece strada nella lussuosa villa dei mercanti. Linda si sentiva spaesata in tutto quello sfarzo, anche se non era nulla a confronto con quello dei duchi della regione.

Hanne si trovava seduta su una poltrona accanto ad un grosso camino spento. Stava leggendo la mia lettera, che Linda aveva consegnato appena arrivata ad una domestica. Sorrideva.

I capelli neri e gli occhi azzurri splendevano illuminati dalla luce mattutine che entrava dalle enormi finestre aperte del salone. La carnagione chiara la rendeva simile ad una bambola di porcellana delicatissima e molto preziosa. Indossava un abito elegante anch’esso sbracciato di color rosso.

         «Signorina, lady Linda.».

La annunciò la domestica.

         «Buongiorno, i miei ringraziamenti per avermi accolta in casa vostra.».

Hanne sorrise.

         «Mia cara, non è necessaria tutta questa formalità. Le amiche di Leo sono anche amiche mie. Tanto più se è il nostro Eroe Caduto a mandarle da me.».

Linda non sapeva bene come rispondere e si limitò a ringraziare.

         «Dunque, la lettere che mi avete portato è molto esaustiva e credo proprio di poter risolvere il vostro problema. Ovviamente la famiglia Emporos ha molti piccoli mercanti sotto il suo controllo, molti dei quali fanno affari con la malavita di Taled. E ovviamente noi sappiamo chi sono e quanto guadagnano. Non sarà un problema oliare un po’ i meccanismi e far sì che questo assurdo embargo verso il Cartago cessi di esistere.».

         «VI ringrazio vivamente, lady.».

         «Suvvia chiamatemi Hanne. Soprattutto perché ora parleremo del prezzo.».

         «Ho mandato da parte di Leo di contrattare.».

         «Ho lo stesso mandato, ma il nostro amato eroe è stato chiaro sul come dovranno avvenire questi negoziati.».

Hanne le passò la lettera e Linda lesse le mie parole.

“COME LE NOSTRE RIUNIONI!”.

Avevo programmato l’incontro per filo e per segno.

Linda sorrise. Hanne aveva ricevuto istruzioni in quella lettera, doveva fare quello che la donna le avrebbe detto.

         «Restiamo sole!».

Hanne ordinò alla servitù di chiudere la sala e di non disturbarle fino a che non avessero finito la loro “riunione”.

Linda si avvicinò alla ragazza e la baciò. Le labbra carnose delle due donne si univano e le loro lingue si avvolgevano in preda alla passione. Le mani di Hanne indugiarono sul seno prosperoso della quarantenne, mentre passo dopo passo scivolavano su uno dei divanetti in tessuto porpora che avrebbe ospitato il fuoco della loro lussuria.

Mentre le lingue si attorcigliavano a vicenda, le mani delle due si infilavano nelle altrui scollature a mappare quei deliziosi monti di carne così sensibili al tatto. I capezzoli duri delle due si potevano vedere sporgere da sotto il tessuto degli abiti. Non portavano intimo. Nella sala si poteva respirare un’aria carica di erotismo e desiderio. Hanne abbassò le spalline del vestito dell’altra, liberando al chiaro del sole la quinta della matrona con le due ciliegie scure e dure che svettavano sulla cima di quei due stupendi promontori. Il tatuaggio della fenice sul seno sinistro catturò l’attenzione della giovane.        

         «Bello. Cosa rappresenta?».

         «E’ una fenice. È il simbolo di appartenenza a Leo.».

         «Sei una sua schiava?».

         «No. Ho scelto io di appartenergli.».

Sul viso di Hanne comparve lo spettro dell’invidia e della gelosia. Cosa che Linda notò subito.

         «Vuoi sapere come lo ha impresso?».

La giovane fece di sì con la testa.

         «Eravamo nel bel mezzo di un intenso rapporto. Sì, insomma mi stava possedendo. Quando ho accettato di essere sua, lui mi ha leccato il seno. È stato bellissimo. Ha preso un attizzatoio rovente dal camino che aveva preparato apposta per l’occasione e me lo ha premuto sul seno.».

Hanne aveva iniziato a leccare a sua volta il seno sinistro, proprio sopra il tatuaggio, come se così potesse sentire il sapore della mia saliva. Leccava e succhiava avidamente, prima il tatuaggio e poi anche i capezzoli, immaginando che la mia lingua fosse passata anche sue quelle ciliegie rosse.

Linda si spogliò completamente e fece spogliare anche lei.

La fece sdraiare sul divano con le gambe aperte. Aveva solo un ciuffetto di pelo nero sul monte di venere, così come a me piaceva e come le avevo ordinato di tenerlo. Linda prese uno dei due piedi dalla carnagione chiara della ragazza e iniziò a succhiare le dita. Hanne non aveva mai provato quella sensazione, ma le piaceva. Le piaceva tantissimo. Iniziò a masturbarsi e in breve raggiunse un forte orgasmo.

Quando Linda smise di leccarle i piedi e si sedette sul divano con le gambe aperte, la giovane capì che era il suo turno di darle piacere. Si abbassò sul sesso della donna e iniziò a leccare gli umori dalla fessurina della donna. Bevve tutto il piacere che usciva da quella coppa santa e lo portò alla bocca di Linda.

Le due si scambiarono diverse volte di posizione, entrambe procurando scosse di piacere all’altra.

La riunione terminò quando le due, in preda ad un ultimo e potente orgasmo, si lasciarono andare sfinite sul divano.

         «E’ stato stupendo!».

         «Linda, non avevo mai provato una cosa così. Ti ringrazio.».

         «Ringrazia Leo. Che ci ha detto di farlo! E a proposito. Al nostro Caduto serve un altro favore da parte tua.».

         «Qualsiasi cosa.».

         «A Leo serve un posizione sociale di più alto rilievo. E la può acquisire in un solo modo.».

         «Un matrimonio con una aristocratica.».

         «Esatto.».

         «E come posso aiutarlo io? Devo presentarle qualcuno dell’alta società?».

         «No. Dovrai convincere tuo padre a lasciare che lui ti sposi.».

Hanne rimase senza parole.

         «Ma non sono un’aristocratica. Sono ricca, una mercante, ma non una nobile.».

         «A lui servi tu e la tua posizione sociale. Una nobile al momento attirerebbe troppa attenzione su di lui.».

         «Lo farò. Io lo amo. Qualsiasi cosa per lui.».

         «Devo avvertirti però. Lui prova affetto per te, ma non amore. Il suo cuore appartiene e apparterà sempre e solo a colei che lui ha perso. Lo sai, vero?».

         «Ne sono consapevole. Ma non mi importa. Sarò sua moglie, perché questo mi renderà felice sopra ogni cosa. Anche se avrò solo un grande affetto e niente più in cambio.».

Linda sorrise. Hanne era una brava ragazza, innamorata e consapevole di ciò che voleva e che poteva ottenere. Sarebbe stata un’alleata preziosa e un’amica fedele.

         «Comunicherò a Leo che hai accettato. La prossima volta che lo incontrerai, farò in modo che anche tu possa avere il suo simbolo sul corpo. Ho capito che lo desideri!».

Hanne arrossì.

         «Grazie, Linda. E… per la questione delle bevande, considerala risolta.».

         «Grazie, Hanne. A presto.».

Le due si diedero un ultimo appassionato bacio e si salutarono. Hanne si sarebbe preparata per rispettare la sua parte dell’accordo, Linda partì diretta a Taled dove mi avrebbe incontrato per riferire le condizioni di tali accordi.

Nella raccolta:

Un comune ragazzo si ritrova improvvisamente in un mondo fantastico in cui l'uso della magia è centrale. E' uno degli eroi che dovrebbero salvare il mondo da un male profetizzato, ma l'amore per Arianna lo porta ad essere schiavo. Inizia un viaggio di rinascita in cui l'Eroe Caduto, come viene chiamato, prende sempre più le sembianze di un criminale. Un mondo di magia, di affari e di tanto tanto sesso.

Scritto da:

Erotismo e libertà. Sono le cose che cerco e che metto nei miei racconti. Parlare e raccontare di sesso ci aiuta a metterci a nudo e a superare certi limiti che forse non avrebbero nemmeno senso di esistere. Scrivetemi a masterAce1899@gmail.com

2 commenti

  1. linda
    23/06/2022
    08:19

    “Devo avvertirti però.Lui prova affetto per te, ma non amore . Il suo cuore appartiene e apparterà sempre e solo a colei che lui ha perso .Lo sai vero ?”– e Hanne accontentata SOLO di Servire per affetto .. continua

  2. Darkside87
    25/06/2022
    16:19

    Saga molto interessante, non vedo l’ora di sapere come prosegue ! 😁

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