Una notte con Ria

Categoria: Etero
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Qualche tempo fa ero a Los Angeles per lavoro e, una sera, avevo deciso di svagarmi un po’ andando a visitare uno dei club alternativi più famosi al mondo: il Club Bar Sinister. Ho sempre amato la scena alternativa ma, nonostante il suo fascino, non sono mai entrato realmente in quel mondo fatto di tatuaggi, piercing e vestiti estrosi. Io, vestito con giacca e camicia, sembravo davvero un pesce fuor d’acqua, un oggetto estraneo che non sembrava avere nulla a che fare con quel luogo.

Quando sono entrato all’interno del club, mi son sentito osservato per un singolo istante. Quella sensazione è svanita poco dopo, perché tutti sono tornati a curarsi solo del divertimento che stava per iniziare. Sono andato al bancone del bar e ho ordinato un whiskey on the rocks, la barista era molto disponibile a parlare e mi ha detto che quella sera ci sarebbe stata un’ospite speciale dall’Italia.

Mi chiedevo chi mai potesse essere mentre prendevo un secondo bicchiere di whiskey. La musica saliva di intensità e di volume, per molti si sarebbe trattato solo di un caos assurdo, per me, invece, si trattava di una sinfonia complessa non comprensibile a tutti.

Vedevo gli animi scaldarsi, si sentiva salire l’adrenalina e l’anticipazione era nell’aria.

La musica è cambiata naturalmente, le atmosfere alternative sono sfumate lentamente per poi trasformare l’intero locale in momento barocco. Le persone che prima si stavano scatenando si erano andate a mettere in un’ala differente del club, mentre la sala principale ora si riempiva di persone vestite in maniera pomposa. Catene, piercing, latex, ecopelle e tatuaggi si sono trasformati in seta, cotone, velluto, gioielli sfarzosi e denti aguzzi.

Mi sono girato per chiedere cosa stesse accadendo quando è entrata in scena l’ospite italiana: Riae.

Era vestita con un abito di velluto rosso con uno spacco vertiginoso, stivali alti fino alla coscia, orecchini grandi, un bracciale argentato, un piccolo scialle nero e una piccola corona del colore dell’ebano in testa.

Dalla mia posizione lontana era difficile cogliere le sfumature del suo corpo, ma le sue forme sembravano essere decisamente generose.

La musica sinfonica riempiva l’aria, si ballava a coppie e si percepiva una lussuria sfrenata in quel momento. Una passione viscerale, quasi bestiale, sembrava sul punto di esplodere. Magica elettricità scorreva tra le varie coppie senza fermarsi mai, a ogni rimbalzo aumentava d’intensità. L’atmosfera era così carica di sensualità, tabù e magia che sembrava si essere parte di un sabba.

Quella carica aveva colto anche me, cercavo una partner per ballare quella magica danza sfrenata. Sembrava un’impresa impossibile riuscire a trovare una donna per danzare, ho cominciato a muovermi guidato solo dal ritmo e dall’istinto e, in breve tempo e senza sapere come, mi sono ritrovato praticamente sotto al palco del club. In quel momento sono riuscito a vedere Riae per la prima volta e bene.

Lunghi capelli blu, viso giovane, labbra piccole e sensuali, pelle liscia, occhi verde oliva. Un corpicino incredibilmente generoso nei punti giusti completava la sua figura quasi mistica e, in qualche modo, inarrivabile.

Riae è scesa dal palco e, forse perché anche lei colta da quella magia, ha cominciato a danzare. I nostri sguardi si sono incrociati, ho percepito una scarica di elettricità attraversare il mio corpo, la desideravo. Sentivo la passione trascinarmi verso di lei, la danza erotica di sguardi continuava tra di noi. A ogni movimento diventavamo più vicini, la distanza si accorciava sempre più. Ero pronto a conquistarla, quando la musica si è fermata.

Quello stop improvviso della musica aveva fermato all’istante la magia lussuriosa che c’era nel locale. Tutti quei “vampiri” si sono spostati all’unisono in un’altra ala del club, Riae scompariva di nuovo dietro le quinte.

Ero frastornato, credevo che la magia potesse continuare ancora e conquistare quella splendida donna. L’atmosfera è tornata quella alternativa di prima, quindi mi sono diretto nuovamente al bar per prendere nuovamente da bere. Ho chiesto alla barista se ci sarebbe stato un nuovo intermezzo come prima, la sua risposta affermativa aveva acceso una nuova speranza in me.

La voce del vocalist si è fatta sentire in tutto il locale quando ha annunciato l’abbassamento delle gabbie. Tre piccole celle sono state calate dal soffitto, in ognuna era presente una ragazza. Riae si trovava in una di queste, stavolta vestita con solo dei pantaloncini di pelle e un reggiseno nero.

Il suo corpo ricoperto di tatuaggi brillava con le luci del club, i suoi movimenti sensuali erano ipnotici. Non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso, le sue curve pazzesche si muovevano a ritmo della musica mentre il sudore le dorava la pelle.

Ero estasiato.

Il suo sguardo si è posato su di me, ha cominciato a danzare nella mia direzione. Lei stava giocando con me, si divertiva a mandarmi in quel gioco di sguardi e attenzioni. Ero colmo di anticipazione per quello che sarebbe accaduto dopo.

Dopo circa trenta minuti le gabbie sono tornate al loro posto, l’atmosfera del locale stava di nuovo cambiando lentamente, sinfonicamente.

Ero smanioso di tornare in quella danza, questa volta con un unico obiettivo: riuscire a raggiungere Riae e danzare con lei. La sala è tornata a riempirsi dei “vampiri”, la musica cresceva d’intensità a ogni nota. I cuori di tutti i presenti parevano battere all’unisono, uniti in quella danza dai sapori mistici e ultraterreni.

Il palco era vuoto, io danzavo alla ricerca di Riae trasportato dalla magia e dall’elettricità. I nostri sguardi si sono incrociati nuovamente, un cenno d’intesa del capo, ci siamo mossi l’uno verso l’altro attratti come due calamite. Siamo arrivati un passo l’uno dall’altra, abbiamo iniziato a danzare insieme. I nostri passi fluidi, un movimento unico e sensuale accompagnava la musica.

Mi sono presentato a Riae, lei con la sua flebile e sensuale voce mi ha detto il suo nonostante non ce ne fosse bisogno. La passione crescente stava travolgendo nuovamente tutte quelle persone, non vi era scampo. Era come un fiume in piena: travolgente, imponente, incontrastabile.

Lei sapeva cosa sarebbe accaduto di lì a poco, sapeva che in brevissimo tempo il locale avrebbe chiuso fatta eccezione per un’ala dedicata ai soci. Mi ha portato nel suo camerino da star, aveva una vista unica sulla pista e sull’ala del locale che di lì a breve si sarebbe riempita dei soci. La musica veniva trasmessa anche nella stanza, la nostra danza continuava mentre parlavamo di pochissime cose.

Il suo abito di velluto era spettacolare, lei incredibilmente sensuale. Aveva una carica erotica che non avevo mai visto né sentito in nessuna donna.

La musica continuava, unitamente alla nostra danza. I vetri sulla sala principale si sono oscurati lentamente, la luce della stanza stava sfumando fino a fermarsi su un colore rosso passionale.

Con la coda dell’occhio ho visto l’altra stanza riempirsi, curioso sono andato a guardare. La musica continuava, la lussuria stava per rompere tutti gli argini della ragione e diventare la protagonista della serata. Riae si è avvicinata a me, mi ha cinto con le sue braccia mentre guardavo come tutti nell’altra stanza stessero cominciando a spogliarsi. A quel punto mi ha detto che lei non si trova a suo agio in quella stanza, preferisce un rapporto più intimo, nel quale possa donare tutta sé stessa a una sola persona e farla impazzire di piacere.

La sua lingua biforcuta, dettaglio del quale mi sono accorto solo in quel momento, ha accarezzato il mio collo dolcemente, mi ha morsicato con i suoi denti aguzzi. Un piccolo rivolo di sangue colava dalla mia spalla, un gemito di stupore e piacere è uscito dalla mia bocca.

Mi sono girato, l’ho stretta tra le mie braccia e l’ho baciata con una passione e un trasporto mai provati prima. Lussuria, passione, erotismo e sesso prendevano il posto di qualsiasi briciolo di lucidità che ormai era rimasta.

Le ho baciato il collo con furia, lo scialle che adornava le sue minute spalle l’ho lanciato in mezzo alla stanza. Il vestito di velluto porpora è caduto ai piedi di Riae con un unico movimento del bacino. Mi spogliavo mentre continuavo a baciare il suo corpo, lei voleva togliersi gli stivali, ma le ho intimato di non farlo.

Lei mi ha preso e sbattuto sul letto, con movimenti ipnotici e sinuosi si è posizionata di fronte a me. Le sue piccole labbra hanno baciato il mio sesso duro, già quasi sul punto di esplodere vista la carica erotica della serata. La lingua biforcuta di Riae tastava il mio membro come quella di un serpente tasta l’aria attorno a sé. Una volta aver percorso tutta la lunghezza del mio cazzo, lei se lo è infilato tutto in bocca.

Movimenti rapidi e decisi, la lingua continuava a giocare con la mia cappella, una mano giocava con i miei testicoli. In breve tempo ho raggiunto il limite. Il mio sesso pulsava nella bocca di Riae, ma lei non si è fermata, ha aumentato il ritmo fino a farmi esplodere di piacere. Il mio sperma ha riempito la bocca di Riae, me l’ha mostrato mentre un rivolo le colava giù dalle labbra e poi ha deglutito.

Nonostante avessi avuto uno dei migliori orgasmi della mia vita, mi sentivo ancora pronto. Volevo dare di più, assaggiare ogni centimetro di quel corpicino e farmi travolgere ancora di più nella passione lussuriosa che stava travolgendo tutti. La musica ora era unita ai gemiti di tutti i partecipanti all’orgia e dava nuove sensazioni e voglie.

Riae mi ha portato il suo sesso in faccia, si è seduta sopra il mio volto. La sua figa perfettamente liscia, e già umida, era adornata da un piercing. Ho cominciato subito a leccare con foga, come si lecca un gelato che sta iniziando a colare. Ho succhiato il suo piccolo clitoride come un ghiacciolo in una calda notte d’estate. Lei gemeva di piacere, è stata travolta nuovamente dalla passione, si è girata mostrandomi anche il suo culo e ha ripreso a succhiarmi il membro.

Con le mani le ho allargato il sedere tondo e morbido, le ho leccato dolcemente il buco stretto del suo culo. La mia faccia stretta tra le sue chiappe, le dita entravano nella sua figa calda e bagnata. Riae continuava a darmi piacere con la sua bocca, la sua lingua gentile mi accarezzava tutto il membro. Gemiti e mugolii di piacere riempivano l’aria della stanza in unisono con la musica sensuale.

Lei si è tolta dal mio viso, mi ha guardato con lussuria e passione. Era divertita, voleva giocare. Lei il gatto, io il topo. Mi ha baciato con trasporto mentre prendeva le mie mani e le legava al letto, poi si è spostata ancora. Mi ha baciato il petto, poi ha succhiato di nuovo il mio sesso mentre mi legava anche i piedi. Ero completamente alla sua mercé.

Si è posizionata su di me, ha usato le piccole mani per strusciare il mio cazzo sulla sua figa, desideravo ardentemente entrarle dentro, ma non potevo muovermi. Riae ha allargato la sua figa stretta e bagnata con la mia cappella dura, con un movimento secco mi ha fatto entrare completamente dentro di lei.

Calda, bagnata, un antro di lussuriosa passione che non avevo mai provato in tutte le mie esperienze passate. Sembrava che il suo sesso fosse stato creato appositamente per il mio membro. Si muoveva ipnoticamente sopra di me, le sue grandi tette ballavano davanti ai miei occhi. Avrei voluto succhiarle, infilarci il cazzo in mezzo e scoparmele. Lei era una furia impossibile da contenere, completamente assorbita nel momento, sembrava non bastarle mai.

Gemeva mentre il suo piacere continuava a colare dal suo sesso. Era come una succube: insaziabile. Ogni volta che veniva si spostava per cercare una nuova angolazione e un nuovo piacere, io stavo facendo sempre più fatica a trattenermi. Il mio sesso pulsava come non mai, stavo raggiungendo nuovamente il limite. A Riae non importava, anzi, a ogni pulsazione aumentava il ritmo dei suoi movimenti, godeva sempre di più a vedermi in difficoltà nel trattenermi.

Un movimento rapido e deciso del suo corpo mi ha portato al limite, il mio cazzo si è gonfiato nella sua figa stretta allargandola. Avrei voluto uscire da lei, ma il suo sesso è diventato una morsa e il mio seme si è mischiato al suo piacere quando le ho inondato il suo antro con il mio sperma. Si è chinata su di me, sfinita dal piacere e dalla passione.

Ansimava. La musica era ancora forte, i battiti dei cuori andavano all’unisono, gemiti e mugolii erano un sottofonde erotico che non dava tregua. Lei si è ripresa, mi ha slegato e mi ha guardato col viso paonazzo. Ne desiderava ancora, e ancora, e ancora.

Si è messa a quattro zampe davanti a me, con la mano si è allargata il culo, dandomi via libera per entrare. Completamente travolto da quella situazione, l’ho schiacciata sul letto mentre il mio cazzo entrava senza sforzi nel suo antro più segreto. Era stretto come non mai, eppure ci scivolavo dentro senza fatica. Lei urlava di piacere e dolore, i nostri odori arricchivano la stanza portando a una nuova sensazione di estasi.

Il suo corpo piccino sembrava provare dolore per come la stavo trattenendo, così l’ho presa per il suo ventre piatto e l’ho tirata sù. Il mio cazzo saldamente dentro il suo culo. L’ho girata e ho cominciato a toccarle le enormi tette con una mano, mentre con l’altra le stimolavo il clitoride. Il piacere di Riae era immenso, godeva sempre di più. Il suo piacere continuava a colare dalle sue gambe fino a che non è addirittura schizzato copioso fuori coprendo buona parte del letto.

Il piacere magico che stavamo provando sembrava stesse per raggiungere un nuovo culmine, la musica era aumentata nuovamente di intensità. Gemiti e mugolii erano sempre più forti, ormai coprivano quasi completamente la musica. Stavo per sborrare nuovamente, volevo uscire da Riae. Lei non voleva assolutamente permettermelo. Il suo culo si è stretto attorno al mio cazzo, una nuova ondata di piacere è sgorgata da me. Un fiume di sborra è entrato dentro di lei, mentre un nuovo schizzo di piacere usciva nuovamente dalla sua figa caldissima.

La musica si è fermata, la sua magia è terminata. Sia io che Riae eravamo sfiniti, abbracciati in quel letto colmo del nostro piacere. L’odore della nostra lussuria riempiva la stanza; ansante ho provato ad alzarmi, ma non vi era più forza in meno. Lei mi aveva prosciugato e, in quel momento, mi sono accorto di come la sua pelle stesse rilucendo di una nuova luce e il suo viso si era fatto più giovane…

Riae si è alzata, mi ha baciato e mordicchiato nuovamente il collo, mi ha detto che con me era stata davvero alla grande e che, grazie a quella nuova iniezione di piacere, la sua giovinezza sarebbe perdurata ancora; lei era davvero una succube…

Scritto da:

Mi diverto a scrivere racconti erotici di fantasia. Generalmente, le figure femminili che utilizzo prendono spunto da delle creator. Mi trovate anche su X: @tease_rex

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