Weekend al lago

Categorie: Etero, Trio
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Ho prenotato una stanza in un bed&breakfast vicino a un lago di montagna per il weekend e, dato che il venerdì è festa, abbiamo tre giorni tutti per noi. Arriviamo in tarda mattinata e la zona è molto bella. Nel parcheggio ci sono tre macchine, segno che ci sono altri ospiti oltre noi. Alla reception ci accoglie una signora sulla cinquantina, capelli neri, più o meno sul metro e 60, un po’ in carne, un viso simpatico e un sorriso solare; avrà una 4^ abbondante, che mette in evidenza, e i fianchi larghi. Ci dà la stanza in fondo al corridoio e poi ci fa visitare la casa che è una villetta su due piani ben tenuta e rifinita di buon gusto. Ci riferisce che gli altri ospiti sono tre coppie, amici tra loro e che sono molto simpatici. Sistemiamo le cose in stanza e poi usciamo a fare una passeggiata. La signora ci ha consigliato di fare un sentiero che perlopiù è in pianura e costeggia il lago. Effettivamente il sentiero è molto bello e romantico e noi ne apprezziamo la natura che lo circonda. Ci baciamo spesso lungo il cammino e poi ci ritroviamo in un ampia radura, dove si vedono le montagne e un pezzetto di lago. Stiamo seduti lì ad ammirare il paesaggio e ci coccoliamo un po’, poi decidiamo di tornare indietro perché si sono fatte le 2 e la fame si fa sentire. Prendiamo la macchina e andiamo in paese a cercare un posto per mangiare. Un ristorante tipico ci delizia con specialità del posto tra salumi, funghi e un primo a base di maiale e funghi. Paghiamo e usciamo. Torniamo in camera e ci stendiamo sul letto a riposare un pochino. La pancia piena e la passeggiata mattutina ci portano tra le braccia di Morfeo mentre siamo abbracciati, come piace a noi.

Mi sveglio sentendo del trambusto nel corridoio, ma sapendo che gli altri ospiti sono amici tra loro non do troppo peso alla cosa. Li sento parlare ma non capisco bene le parole. Poi silenzio. Tu dormi e io mi alzo per andare a fare una doccia. Sono le 6 del pomeriggio e al mio ritorno ti trovo sveglia che guardi il telefono. Mi stendo accanto a te e ti bacio, tu ricambi e ci diamo un bacio lungo. Io ne approfitto per toccarti il seno che libero dal reggiseno, ma tu mi blocchi e mi dici: “Più tardi amore adesso ho bisogno anch’io di una doccia”. Mi apro l’asciugamano per farti vedere la mia minchia dura e tu ti abbassi gli dai una succhiata e poi ti alzi e dici: “Ho detto più tardi. Aspetta il desiderio accresce la libidine” e sparisci in bagno. Ci vestiamo e scendiamo giù che sono quasi le 8. La signora è dietro la reception e ci informa che gli altri ospiti sono dovuti andare via a causa di un problema di uno dei familiari di uno di loro. Quindi siamo gli unici ospiti per questo weekend. Chiediamo consiglio per la cena e ci dice che in fondo al paese c’è una piccola pizzeria che è di un suo parente o per la precisione di un cugino della buonanima di suo marito. Apprendiamo così che la signora è vedova. La pizzeria è piccola, ma mangiamo una pizza ottima accompagnata da due boccali di birra alla spina deliziosa. Facciamo una passeggiata lungo il corso del paese e verso le 10 e mezza decidiamo di tornare al b&b. La signora è nella sua stanza dietro la reception e sembra, dai rumori che ci giungono, stia guardando la TV. Non ci sente entrare e quindi la chiamo e lei si scusa per non aver sentito il nostro arrivo e ci chiede se abbiamo gradito la pizza. Gli rispondi di sì e che era veramente ottima. Ci consegna la chiave e poi ci augura buonanotte e dice: “Adesso chiudo la porta di entrata, non deve arrivare più nessuno”. Saliamo in camera e dopo esserci spogliati ci diamo una rinfrescata e ci baciamo sul letto e iniziamo a fare scorrere le mani sui nostri corpi. Ti bacio il collo e le mie mani accarezzano le tue minne e stuzzico i tuoi capezzoli con le dita. Poi scendo con la bocca a leccarti e succhiare i capezzoli che sono diventati dritti e duri e con le mani li unisco a prenderli in bocca entrambi e tu lasci uscire un gemito di piacere. Scendo con la bocca lungo tutto il tuo corpo fino ad arrivare al tuo sticchio che è già bagnato e caldo e ne suggo il nettare, poi inizio a leccarti il grilletto e tu urli: “Siiiiiiiiiiiii amore così leccami, leccami” e io non mi faccio pregare, poi mi fermi.

“Mettiamoci a 69 voglio succhiare la minchia mentre mi fai godere”.

Obbedisco alla tua richiesta e in men che non si dica mi stai sucando la minchia mentre io ti sto leccando lo sticchio e nel mentre ti infilo due dita dentro e in poco meno di un minuto sei pronta per godere. Ti stacchi dalla mia minchia e ansimi. “Siiiiiiiiiiiii siiiiiiiiiiiii vengoooooooo vengoooooooo cosiiiiiii siiiiiiiiiiiii vengoooooooo vengoooooooo” e godi nella mia bocca con un piccolo squirt che io bevo volentieri. Scendo da sopra il tuo corpo.

“Che bell’orgasmo che hai avuto”.

“Sì amore mi hai fatto godere tantissimo”.

Ti faccio riprendere un po’ dall’orgasmo e poi ti chiedo di succhiarmi un po’ la minchia, ma tu non mi fai finire la frase che l’hai già presa tra le tue mani e la stai segando.

“Adesso ti faccio impazzire”.

La tua lingua lecca la cappella che è già turgida e poi la metti in bocca e mi spompini come solo tu sai fare. Quando senti che è diventata dura come l’acciaio mi sali sopra e te la metti dentro lo sticchio che trovo caldo come un forno e inizi a cavalcarmi, mentre io ti prendo le minne tra le mani e ti stuzzico i capezzoli. Ci facciamo trasportare dal piacere.

“Siiiiiiiiiiiii cavalca cavalca la tua minchiia”.

“Siiiiiiiiiiiii amore mio mi riempie tutto lo sticchio, che minchia che hai, mi stai facendo godere come una troia”.

Ad un tratto guardo verso la porta e vedo che è appena appena aperta e dal piccolo spiraglio vedo la signora che guarda e che si sta sgrillettando. Ti tiro a me e ti dico in un orecchio:

“Abbiamo spettatori, la signora ci sta spiando dalla porta e si sta sgrillettando”. Tu mi guardi e mi rispondi:

“Falla guardare, è più eccitante” e a questo punto io inizio a darti colpi di minchia a tutto spiano e in men che non si dica siamo vicini a godere entrambi.

Tu mi inciti ad alta voce: “Siiiiiiiiiiiii siiiiiiiiiiiii così così sfondami sfondami”.

Io ti faccio eco: “Siiiiiiiiiiiii siiiiiiiiiiiii ti sfondo tutto lo sticchio. Sto venendo sto venendo.

“Siiiiiiiiiiiii siiiiiiiiiiiii vengoooooooo vengoooooooo” ansimi e io ad alta voce:

“Siiiiiiiiiiiii siiiiiiiiiiiii vengoooooooo pure io, sto sborrandoooooooo, sto sborrandoooooooo” e veniamo insieme.

Subito dopo la porta si chiude e la signora sparisce dalla nostra vista. Abbiamo goduto come ricci.

“Le sarà piaciuto lo spettacolo?”

“Penso di sì” rispondo e ci mettiamo a ridere.

L’indomani mattina la signora ci accoglie per la colazione come se nulla fosse successo e ci consiglia di fare un giro in un sentiero diverso da quello del giorno prima, che anche se non è pianeggiante come quello di ieri, porta in un posto che è meraviglioso da vedere. Chiediamo dove sia possibile fare dei panini per il pranzo in modo da non dover tornare in paese. Ci indica un po’ più giù della strada una salumeria e quindi andiamo a farci fare quattro panini. Effettivamente la vista giunti sul posto è veramente da restare senza fiato. Le montagne si riflettono nel lago e restiamo affascinati dalla visione. Restiamo lì per pranzo. Ci sono altri turisti che sono arrivati e si mettono a sufficiente distanza da non darci fastidio. Restiamo fino a quasi il tramonto che purtroppo non si vede perché il sole scende dietro le montagne. Rifacciamo il sentiero in compagnia di altri turisti, arriviamo in paese e decidiamo di andare a mangiare qualcosa dove siamo andati ieri per pranzo. La cena è ottima e decidiamo di tornare in b&b perché il tempo non promette bene. La signora è sempre davanti alla tv e dobbiamo chiamare per farci dare la chiave. Poi come la sera prima chiude la porta principale e ci augura buonanotte. La giornata è stata bellissima e rilassante.

“Facciamo la doccia insieme?”

Ci baciamo sotto lo scroscio dell’acqua e ci tocchiamo a vicenda. Io ti sgrilletto e tu mi meni la minchia. Decidiamo di continuare sul letto e finiamo di lavarci a vicenda senza che la mia erezione abbia un calo. Appena arrivati sul letto ti tolgo l’asciugamano e mi fiondo sul tuo corpo. Ti bacio dappertutto, arrivo tra le tue gambe e inizio a farti un cunnilingus che ti porta a godere in poco meno di un minuto. Non resisto più e non ti do il tempo di riprenderti dall’orgasmo che ti metto dentro lo sticchio la minchia che è un pezzo di marmo tanto è dura. Ti scopo nella posizione del missionario e ti faccio avere un altro orgasmo che tu mi preannunci ansimando:

“Sto venendo, sto venendo, siiiiiiiiiiiii siiiiiiiiiiiii vengoooooooo, vengoooooooo” e godi di nuovo. Mi fermo e ti bacio, poi senza uscire dal tuo sticchio ti giro su di me e ti faccio mettere a cavallo sulla mia minchia.

“Dammi un attimo” mi dici e io resto immobile mentre tu ti abbassi verso di me e inizi a baciarmi sulle labbra a stampo e con la lingua mi lecchi le labbra.

Ti lascio fare perché la situazione mi piace molto. Ogni tanto ti giri verso la porta.

“Stasera non abbiamo spettatori? Chissà se ha paura di essere scoperta e magari non sale”.

“Boh”.

Ricomincio a muovermi dentro di te. Appena inizio a spingere un po’ più veloce vedo la porta aprirsi, una fessura piccola piccola.

“Abbiamo di nuovo spettatori”.

Tu non ti giri verso la porta per non fare capire che sappiamo che c’è la signora. Cominci a cavalcarmi e mi dici che stasera vuoi darle uno spettacolo degno di nota. Alzi il busto e mi cavalchi eretta, poi mi fai l’occhiolino, ti prendi le minne tra le mani e inizi a leccarti e succhiarti i capezzoli. Sai che mi fai impazzire quando fai questa cosa. Inizio a spingere dentro il tuo sticchio e ci muoviamo in sincronia. Dobbiamo essere veramente uno spettacolo eccitante perché ogni tanto buttiamo un occhio alla porta e la signora si sta sfondando lo sticchio con un dildo, è senza vestito, ha una minna nell’altra mano e si sta torturando il capezzolo. Noi le facciamo sentire tutto il nostro piacere parlando a voce alta. Poi ti dico:

“Facciamola partecipe”.

“Perché no? Signora venga, entri, può guardare da vicino che è meglio e mettersi comoda”.

Non se lo fa ripetere mezza volta che è sul letto distesa vicino a noi, il dildo in mano tutto bagnato dai suoi succhi.

“Scusate ma sono sola e questo è l’unico conforto” riferito al dildo. “Il paese è piccolo è meglio evitare di farsi vedere in compagnia. Ieri sera mi avete fatto eccitare tantissimo e poco fa ho sentito il rumore del letto ed ero indecisa, poi la voglia ha avuto il sopravvento ed eccomi qui. Spero che non vi dispiaccia se guardo”.

“Per niente anzi” gli rispondo io.

Ha delle belle tette nonostante siano un po’ cadenti e lo sticchio tutto depilato.

“Continuate vi prego”.

Ricominci a cavalcarmi e la nostra scopata è lenta e lunga mentre la signora si sta scopando con il dildo.

“Ti piace guardare troietta” le dici.

“Siiiiiiiiiiiii siiiiiiiiiiiii siete bellissimi scopate benissimo voi due”.

Poi ti abbassi su di me e rallenti il ritmo del tuo movimento.

“Non voglio venire subito”.

Mi piace questa cosa mi dici. Ti lascio fare ma con la mano faccio segno dietro la tua schiena alla signora di mettersi dietro al tuo culo. Lei sembra non aspettasse altro e in un balzo è dietro di te. Deve essere avvezza a certe cose tanto che in un baleno sento la sua lingua passare sulle mie palle e capisco che è andata anche sul tuo culo dal tuo ansimare

“Siiiiiiiiiiiii leccami, leccami”.

Il tuo sticchio diventa più bagnato segno che la lingua sta stimolando benissimo il culo e dopo poco sento attraverso la sottile separazione tra culo e sticchio l’inserimento di un dito.

“Siiiiiiiiiiiii spingilo dentro cosiiiiiii, cosiiiiiii”.

Il dito si alterna alla mia minchia nel movimento di entra ed esci e tu inizi ad alzare la voce.

“Siiiiiiiiiiiii siiiiiiiiiiiii, sto godendo come una troia, sto venendo, sto venendo, godoooooooo, godoooooooo, vengoooooooo, vengoooooooo” e godi squirtando sulla mia minchia. Infine ti accasci su di me. Hai goduto fortissimo e sento le tue gambe tremare ai lati del mio corpo. Ti faccio adagiare di lato e vedo la signora in ginocchio sul letto che guarda con gli occhi sbalorditi e mi chiede:

“Ma ha squirtato?”. Le rispondo di sì.

“Ne avevo sentito parlare ma credevo fosse una credenza o cose da film porno”.

Le spiego che basta stimolare i punti giusti per farlo.

Tu le dici che è fantastico e che le consigli di provare.

“Amore vedi se riesci a stimolare… il tuo nome?

“Alba” risponde lei.

“Vedi se riesci a stimolare Alba”.

“Magari dopo” rispondo io e ti faccio vedere che la mia minchia è ancora dritta e dura.

Mi guardi e mi fai segno verso Alba che è sdraiata sul letto di lato. Prendo Alba e le chiedo se le andrebbe di essere scopata.

“E me lo chiedi?”

Si mette a pecora, in mezzo alle tue gambe e comincia a leccarti lo sticchio e mi posiziono dietro il suo culo e inizio a scoparle lo sticchio che trovo bagnato e caldo. Ci sa fare con la lingua mi dici e nonostante stia ansimando sembra che gli piaccia molto leccarti. Alba alza la voce.

“Siiiiiiiiiiiii siiiiiiiiiiiii, sto venendo, sto venendo, cosiiiiiii cosiiiiiii e aumenta le leccate sul tuo grilletto. In meno di 30 secondi godete quasi all’unisono. Io non resisto più esco dallo sticchio di Alba e menandomi la minchia urlo:

“Sto sborrando, sto sborrando, sborroooooo, sborroooooo” e parte una sborrata colossale che finisce su voi due.

Restiamo tutti e tre nel letto a riprenderci dai nostri orgasmi. Poi Alba si alza:

“Vado a prendere delle lenzuola pulite non potete dormire qui”.

Torna dopo poco con le lenzuola pulite che poggia sulla sedia vicino al letto. Ma non ha portato solo le lenzuola; ha in mano uno strap-on e ci dice:

“Domani sera proviamo questo se vi va. E tu mi hai promesso di provare a farmi squirtare” rivolta a me.

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Un commento

  1. Mimi
    30/08/2024
    12:00

    Complimenti molto coinvolgente e bel descritto

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